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giovedì, 6 Marzo 2025
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Alla Biblioteca sociale si riflette sull’integrazione con tre film

Il CeSVoP, in collaborazione con l’associazione Miscelarti, proseguirà fino all’inizio della prossima estate accendendo di volta in volta nuovi focus su tematiche urgenti

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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PALERMO. Segniamo sull’agenda queste date: 12, 26 gennaio e 9 febbraio. Sono le giornate scelte per la terza edizione del Cineforum, che si terrà su iniziativa del CeSVoP presso la Biblioteca Sociale di Via Pizzetti 10. Durante i tre pomeriggi, a partire dalle 17, nell’ex bene confiscato alla mafia, si rifletterà sul tema dell’Integrazione.
Saranno proiettati “Babel” di Alejandro González Iñárritu (2006). A seguire “A Better Life” di Chris Weitz (2011) e “Moonlight” di Barry Jenkins (2016).
Questo sarà solo il primo step di una programmazione che, il CeSVoP in collaborazione con l’associazione Miscelarti, proseguirà fino all’inizio della prossima estate accendendo di volta in volta nuovi focus su tematiche urgenti – solidarietà, identità di genere e bullismo ma anche ambiente, libertà e adolescenza – proposte dai giovani volontari e operatori del Servizio Civile.

Oltre alle rassegne già pianificate, sarà possibile da parte di altre realtà associative del territorio avanzare nuove proposte e ulteriori temi di riflessione. Per partecipare, e sarà gratuito, basterà prenotare il proprio posto a sedere nella sala che da mesi ormai accoglie molte iniziative. 

Infatti, la Biblioteca Sociale di via Pezzino è uno spazio inclusivo, “una Casa del volontariato”, “simbolo – come si legge sul sito – di una comunità che si impegna per il bene collettivo e si determina come segno di rinascita, impegno e volontariato”.

Oltre la rassegna cinematografica, ogni giorno in questo spazio, che si apre in una zona popolare tra i quartieri Malaspina e Noce, si alternano circoli di lettura e reading di poesia, giochi aperitivo a quiz letterari e  di cultura generale, incontri con gruppi classe per il progetto “L’ora di lettura”. Più di mille i libri in catalogo sul NoProfit, sul Terzo Settore ma anche di narrativa, saggistica e letteratura per infanzia e adolescenza, tutti disponibili sia per letture individuali per per letture collettive. Molte anche le risorse multimediali, i giochi da tavolo e i periodici.

Inoltre, la biblioteca sociale è – dice Valeria Perricone, referente dal 2007 per Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo – “uno spazio di possibilità per il volontariato organizzato e per il volontariato informale che cerca luoghi per aggregarsi ed esprimersi in una cittadinanza attiva”.  Tra le pareti quasi quotidiane sono le  riunioni e le assemblee.

Ad aprire le porte proprio Valeria. “In questo luogo – dice – ho investito personalmente, insieme ai colleghi e al supporto economico del CeSVoP che ha creduto all’idea e ai progetti proposti, andando oltre le mansioni ordinarie, tenendo sempre davanti la passione per il territorio, la comunità e i giovani”.

Ma ogni mattina ci sono anche Antonino e Federica, che da maggio scorso, svolgendo il loro Servizio Civile Universale per CeSVoP,  sono in Biblioteca dalle 9 fino alle 12. Oltre una continua e paziente opera di catalogazione dei libri che vengono donati da privati ed associazioni, sono anche loro ad occuparsi della trasformazione digitale – i testi infatti non solo sono presenti tra gli scaffali ma anche online su Google Books; e sono ancora loro ad avere organizzato gli spazi che si fanno più accoglienti, di volta in volta, per gli ospiti.

Presto, ci saranno anche gli studenti del liceo Classico Garibaldi e del Liceo Statale De Cosmi, che a motivo dei progetti PCTO, saranno protagonisti di diverse attività socio-culturali, allargando ancora di più il perimetro delle stanze.

In realtà, quello di via Pizzetti, 10 si fa sempre piùspazio  ampio per idee,  progetti e buone pratiche; spazio di libri, di parole, di azioni, che pensano, dicono e fanno il bene del quartiere. Spazio che, se è stato presidio della Mafia un tempo, oggi “è faro di speranza”, a dimostrazione del fatto che “un piccolo luogo può avere un impatto notevole sulla comunità”. Si sono spente le luci sulle misere scene di un tempo. Se ne sono accese per proiettare, oltre i film del prossimo 12, 26 gennaio e 9 febbraio – si comincia alle 17 venerdì prossimo con Babel – anche una storia diversa, di riscatto sociale e di conquista di spazi e tempi che sono di tutti e per tutti.

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