PALERMO. “Our dream” è il nome scelto per il Jeanneau sun Odissey di 53 piedi, un’imponente barca a vela con una storia veramete commovente. E’ stata confiscata alla criminalità organizzata che la utilizzava per traffici internazionali di stupefacenti e, dopo avere girato i sette mari, adesso è stata affidata alla Lega Navale Italiana di Palermo, che a poco a poco la sta rendendo completamente accessibile a tutti in modo che anche le persone disabili possano fare vela d’altura in completa sicurezza.
L’imbarcazione è stata già parzialmente modificata e diventerà totalmente accessibile: consentirà loro di andare sotto coperta e di vivere una navigazione a vela. Ma molti sono i lavori che ancora devono essere ultimati per completare il progetto. Il progetto è certamente ambizioso ed è unico nel Meridione ma consentirà di organizzare crociere scuola realmente inclusive, uscite a mare gratuite e nuove attività tese a fare in modo che tutti, nessuno escluso, abbiano le stesse opportunità. In particolare, è già previsto che nei mesi estivi (giugno e luglio) che l’imbarcazione partirà da Palermo per fare il periplo a tappe della Sicilia, coinvolgendo associazioni e istituzioni delle varie province siciliane interessate dalle soste.
E proprio “il nostro sogno” è come ama definire questo progetto Carmelo Forastieri, presidente classe di vela paralimpica Hansa 303 presente ieri all’inaugurazione, assieme al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al senatore Raoul Russo, membro della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) della Regione Siciliana, al Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, al presidente della Lega Navale Palermo Giuseppe Tisci, al delegato della Lega Navale Italiana Regionale Carlo Bruno. Dopo il ricordo dei precedenti progetti già attuati da moltissimi anni con beni confiscati, è stato letto il messaggio del presidente nazionale della Lega Navale Italiana Ammiraglio, Donato Marzano, impossibilitato a partecipare per motivi di salute.
Oltre a ricordare la lunga esperienza dell’ente in tema di nautica solidale, Tisci ha annunciato: “Questo è un progetto che verrà supportato dalla Presidenza nazionale e che verrà inserito in una campagna lungo i nostri mari per avvicinare al mare, avviare alla vela e monitorare lo stato delle nostre acque e delle nostre coste ed è realizzato con barche che lo Stato affida allo Stato, perché la Lega Navale è un ente pubblico ma noi dobbiamo continuare a meritarlo”. Ma la Lega Navale non è stata l’unica a prendere impegni importanti rispetto al progetto.
Anche il presidente Schifani ha dichiarato durante il discorso inaugurale: “Oggi è una giornata di riscatto alla quale non volevo mancare e sarò qui tutte le volte in cui ci sarà da dare il segno tangibile della presenza del mio governo”. Anche il Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, tiene a tranquillizzare la collettività sull’uso del patrimonio dei beni confiscati in quanto “utilizzare i beni confiscati è il modo migliore per dare uno schiaffo alla criminalità organizzata, che toccata nei propri interessi economici spesso non tollerano che tali beni vengano riutilizzati e continuano quella attività di intimidazione sul territorio”.