PALERMO – 130 persone senza dimora (uomini e donne) e in forte stato di povertà hanno gustato le prelibatezze della cena solidale che, con musica e danza, si è svolta nei saloni della chiesa della Gancia, lo scorso 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata. Ad organizzarla fra’ Loris D’Alessandro che con Angela Tusa e Salvo Liguori ha coordinato tutti i volontari. Ad animare la serata musicale sono stati Gabriele Amenta e Giovanni Basile. A cenare insieme agli ospiti e a servire ai tavoli volontari, operatori sociali dei poli di accoglienza (Casa San Francesco, Casa Martin Luther King, Centro San Carlo e Casa di Aldo) e il garante comunale delle persone detenute Pino Apprendi. A conclusione della serata ad ogni ospite è stata regalata una scatola scalda cuore con dentro un pigiama e un biglietto gentile. Per l’occasione, infatti, sono stati raccolti oltre 200 pigiami; 100 dalla scuola Euroform e gli altri da moltissimi donatori e donatrici della città.
Tra le donne c’è Liboria che sta cercando di riprendere in mano la sua vita. “Sono stata 6 mesi al centro San Carlo – racconta Liboria, 63 anni, che vive in housing con altre tre donne e ha due figli in Germania – dove, dopo qualche difficoltà iniziale, ho trovato una famiglia. Mi ero persa e avevo un grande bisogno di umanità perchè, stando per strada, si perdono tutti i valori e non ci si fida più di nessuno. Adesso, sto iniziando a vivere in Housing in maniera autonoma e responsabile. Mi piace lavorare all’uncinetto e trasmettere questa arte agli altri”. “Da alcuni anni mi ritrovo in una situazione di povertà economica – continua Diego di 56 anni -. Ho vissuto per tre anni per strada nelle città del nord Italia. Sono anche un ex militare che ha lavorato per l’esercito, facendo pure alcune missioni all’estero. Ho deciso di scendere a Palermo nella mia città. Ho sofferto moltissimo la perdita della mia compagna e, per questo mi ritrovo in questa situazione molto precaria che spero di superare con un lavoro”. Ad esibirsi cantando insieme ai musicisti, tra gli altri ospiti, c’è Sabina. “Vivo nel dormitorio ‘Cammino d’amore’ da sei mesi – aggiunge Sabina di 42 anni con un grande sorriso -. Purtroppo vivevo in una casa senza contratto che poi ho perso. Ogni tanto riesco a lavorare come badante delle persone anziane. Stasera è davvero una bella festa. Il mio desiderio è quello di ricongiungermi con Desirè e Gioele che vivono in casa famiglia”.
“Siamo molto contenti della raccolta che abbiamo organizzato – racconta la volontaria Angela Pecoraro -. Tante persone hanno avuto il desiderio di donare per fare stare bene qualcuno. Stasera siamo 30 volontari ed è bellissimo mettersi con amore a servizio degli altri. In questo luogo vogliamo accogliere con il cuore la persona, cenando insieme per valorizzare conversazione e relazione”. “Solo impegnandoci insieme siamo riusciti a fare tante pietanze buone – aggiunge la coordinatrice delle volontarie in cucina Angela Tusa -. A darci un grande aiuto sono state pure le ragazze accolte nel convento. Ci sono persone che hanno bisogno di tanto calore e affetto. Quello che riceviamo da queste persone è sempre di più di quello che diamo loro”.
“E’ una bellissima serata all’insegna della piena fraternità – ha detto fra’ Loris D’Alessandro – dove si respira, tra volontari e persone meno fortunate di noi, un clima di piena familiarità. Ogni sabato sera nel salone della chiesa organizziamo una cena conviviale con 60 persone, tra senza dimora e volontari. L’intento è quello di cenare insieme in un clima relazionale, ascoltando e raccontando le esperienze di vita. Abbiamo persone che vivono stati di forte povertà perchè vivono in strada, in sistemazioni molto precarie o dentro i centri di accoglienza dedicati. La persona che non è inserita in un percorso di assistenza è molto più sola e disorientata”.