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mercoledì, 5 Marzo 2025
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Da 15 anni l’accompagnamento allo studio di ItaStra per i minori stranieri delle scuole di Palermo

Al via in questi giorni i corsi per gli istituti Saladino, Dolci, Boccone, Perez e Parlatore. Da Laiba del Bangladesh a Precious del Ghana, le voci dei protagonisti

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".
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PALERMO – Da 15 anni, ci si attiva per semplificare i testi, migliorare l’esposizione, spiegare alcune materie più complesse e favorire una maggiore socializzazione. E’ quello che fa ItaStra, la Scuola d’Italiano per Stranieri dell’Università degli Studi di Palermo con il progetto di accompagnamento allo studio per i giovani immigrati delle scuole elementari e medie della città. In questi giorni parte l’accompagnamento allo studio per le scuole Saladino, Dolci, Boccone, Perez e Parlatore. Coinvolti 30 tirocinanti e 50 piccoli alunni stranieri.

Ad ItaStra, con storie e motivazioni diverse, hanno transitato, per periodi più o meno lunghi, circa 1500 persone migranti all’anno di tutte le parti del mondo. In particolare, il progetto in aiuto dei minori stranieri delle scuole, supplisce un vuoto istituzionale considerato che la scuola pubblica non si occupa dei giovani stranieri con svantaggio linguistico. Ad impegnarsi in questo servizio sono, attraverso il tirocinio, diversi studenti e studentesse universitarie.

Le attività di tirocinio sono legate alle tre aree di interesse della Scuola: corsi di lingua italiana di tutti i livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue (QCER); progetti di inclusione linguistica e sociale di cittadini non italiani; accompagnamento allo studio rivolto a studenti di origine stranieri.

“Ho migliorato molto nelle interrogazioni l’esposizione linguistica di quello che ho studiato – racconta Laiba del Bangladesh che ha 16 anni e frequenta il terzo anno della scuola tecnica agraria Parlatore -. E’ stata anche una esperienza divertente e bella perchè mi ha dato pure la possibilità di socializzare meglio con gli altri miei coetanei”.

“Bisogna imparare a studiare bene anche con le persone che ci possono aiutare – aggiunge Precious, originaria del Ghana del liceo di scienze umane Danilo Dolci -. Da grande mi piacerebbe fare l’insegnante. E’ stato un supporto importante perchè, a volte, non riuscivo a capire bene alcune materie e mi sentivo molto insicura. Quella con loro è stata una esperienza bella ed arricchente che vorrei ricambiare un giorno, in modo diverso sempre a loro”.

“Ho iniziato l’attività di tirocinio da circa tre mesi – dice pure Giada Caramia di 22 anni, giovane tirocinante di studi interculturali di lingua e traduzione -. In particolare, ho aiutato Precious e Frida; le due ragazze ganesi avevano bisogno di essere accompagnate nello studio delle scienze umane. Con loro si è instaurato anche un bel rapporto di amicizia. Le ho aiutate con un lavoro di sintesi e di semplificazione dei testi dei libri. Grazie a questo supporto è cresciuta in loro anche la motivazione a studiare meglio la storia, l’Italiano e altre materie”.

“E’ stato bello in questi anni – dice Marcello Amoruso, docente di ItaStra – riuscire a portare avanti questi progetti di inclusione veri che hanno reso più semplice e, forse, anche meno faticosa, la vita di tante persone e di giovani migranti che vivono nella nostra città. In particolare, attraverso l’impegno capillare di tutti, essere d’aiuto a ragazzi/e e bambini/e delle scuole pubbliche è stata e continua ad essere una risposta significativa ai bisogni che ci riempie di gioia e di soddisfazione”.

“ItaStra chiude il 2023 prendendo una posizione irrevocabile per la pace, i diritti per tutti e il no alla violenza – afferma Mari D’Agostino, direttrice di ItaStra -. Negli anni abbiamo aiutato migliaia di giovani stranieri e, tra questi, oltre 4mila minori stranieri non accompagnati. Ogni anno abbiamo 100 studenti del dipartimento di scienze umanistiche che si impegnano nei tirocini, mettendosi in contatto, in maniera forte, con la realtà migratoria. Le scuole hanno molti alunni stranieri a rischio dispersione. I dati sulla dispersione scolastica degli alunni stranieri sono drammatici perchè sono il doppio di quelli italiani. Oggi è bello potere dire che abbiamo accompagnato dalla scuola all’università una decina di giovani. Alcuni giovani si sono laureati. Questo è il risultato, spesso, di un lavoro capillare di rete con diverse realtà. Abbiamo avuto pure 100 donne ucraine che, partendo da zero, hanno raggiunto ottimi risultati”.

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