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domenica, 20 Aprile 2025
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Dal nuoto all’atletica: così i ragazzi con disabilità crescono grazie al Telimar

Una scuola per principianti e atleti con la Sindrome di Down accompagna i ragazzi nello sviluppo di attività sportive. Alcuni di loro hanno vinto medagli a competizioni agonistiche

Ornella Tuzzolino
Ornella Tuzzolino
Entusiasta fimmina siciliana, ama viaggiare ma mai allontanarsi a tempo indeterminato dalla sua Isola. Parla quattro lingue oltre l’italiano e, dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ha vissuto all’estero per alcuni anni. Esperta nella materia del turismo di lusso, ambasciatrice della sua terra e con un’eccellente conoscenza di storie, di persone, di luoghi siciliani: sogna un po’ più di Sicilia nel mondo.
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PALERMO. Mens sana in corpore sano. Questa massima di Giovenale testimonia che gli antichi avevano già compreso l’importanza della salute e della forma fisica per l’equilibrio psichico dell’uomo. È risaputo, infatti, che l’attività sportiva, a qualunque livello essa venga svolta, migliora la qualità della vita. Alcuni studi hanno dimostrato effetti benefici non solo fisici ma anche cognitivi, emozionali e sociali.
Laddove il movimento provoca un miglioramento nelle condizioni fisiche di un soggetto normodotato, tanto più troveremo benefici amplificati in persone con disabilità intellettiva, come i portatori di Sindrome di Down che, pur non avendo difficoltà motorie particolari, per la loro storia tendono ad una vita sedentaria, che è poco stimolante verso gli aspetti dinamici anche più banali (camminare, correre, saltare, salire e scendere scale, prendere l’autobus, andare in bicicletta, ecc…).

A Palermo da più di dieci anni il TeLiMar accoglie ragazzi e ragazze con disabilità che desiderano cimentarsi in discipline sportive agonistiche, a partire dal canottaggio. L’impegno profuso della società sportiva ha prodotto impareggiabili successi, come, ad esempio, la partecipazione a diverse edizioni di Special Olympics in Italia e all’estero. Negli ultimi tre anni, la società palermitana ha deciso di ampliare l’impegno multidisciplinare creando un Team Paralimpico affiliato alla Fisdir, Federazione Italiana Sportiva per le Disabilità Intellettivo-Relazionali.
La missione di associazioni come il TeLiMar dedite all’inclusione nello sport non è mai soltanto quella di offrire a queste persone la possibilità di cimentarsi in un’attività sportiva, ma anche e soprattutto quella di combattere gli stereotipi negativi legati alle loro abilità e alla loro intelligenza motoria. Inoltre, lo sport di squadra accresce la collaborazione, il senso di appartenenza, la percezione del gruppo e lo spirito di competizione.


Con una esperienza trentennale nel mondo delle disabilità fisiche, Gaspare Ganci – direttore tecnico del Settore Paralimpico TeLiMar – assieme al tecnico Ada Cipolla (docente di educazione fisica con preparazione specialistica per il sostegno) sono l’asse portante della scuola nuoto ed atletica leggera per principianti e atleti con la Sindrome di Down.

L’entusiasmo e l’impegno sportivo di questi atleti, ai Campionati Italiani di Nuoto Paralimpico in vasca corta, recentemente disputati a Colle di Val d’Elsa (provincia di Siena), sono risultati particolarmente fruttuosi. L’ultimo traguardo: due ori, tre argenti e un bronzo, oltre a diverse ottime prestazioni da parte di tutta la squadra che rappresentano la chiusura in bellezza per il settore paralimpico della società sportiva TeLiMar, nella stagione agonistica 2022. E allora è proprio vero che nonostante tutto è sempre possibile realizzare grandi traguardi. Ma l’obiettivo finale non sono le medaglie. L’importante è lasciare che lo sport sia davvero uno strumento di inclusione sociale e che le esperienze condivise, lavorare/stare insieme favoriscano il senso di appartenenza.  

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