PALERMO – Hub culturali dove leggere libri, promuovere iniziative culturali, creare spazi di interazione tra più generazioni e valorizzare la tecnologia più innovativa. È quello che prevede il progetto “Open Library – Poli educativi alla lettura” che vuole trasformare 12 biblioteche in luoghi attrattivi sempre più aperti, accoglienti e adatti ai diversi bisogni dei territori. L’obiettivo è quello di avviare processi virtuosi in cui le biblioteche diventeranno nuovi spazi di aggregazione soci-culturale, contribuendo alla crescita culturale e alla partecipazione attiva dei cittadini. L’obiettivo è quello di avere dei siti con una accessibilità ad ampio raggio declinata in: accessibilità fisica con l’eliminazione delle barriere architettoniche, accessibilità sensoriale e culturale. “Open library” risponde alla terza edizione del bando “Biblioteche e Comunità” di Fondazione con il Sud e CEPELL (Centro per il libro e la lettura – Ministero alla Cultura), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Il progetto, iniziato lo scorso luglio, ha una durata è di 24 mesi. Tra le attività, sono previsti i laboratori: Cittadinanza Attiva, Libri a Spasso, Genitori Narratori, Casette di Libri e Web Radio. Inoltre, si attiveranno i Poli educativi alla lettura come realtà di prossimità che, nasceranno fuori dal contesto della biblioteca ma da questa prenderanno avvio. Con il patrocinio del Comune di Monreale, il progetto vuole rispondere all’insufficienza dell’offerta culturale nel Sud d’Italia a cui si aggiunge il problema della carenza di fruizione delle risorse presenti nel territorio. Al Sud si legge di meno: il report dell’Istat ,relativo al 2022, “Lettura di libri e fruizione delle biblioteche” relega la Sicilia agli ultimi posti col 24% di lettori, di fronte a una media del 40% nelle regioni centro-settentrionali.
“Insieme a tutte le realtà del progetto, stiamo facendo un lavoro capillare di accompagnamento delle biblioteche. Lo scopo è quello di farle diventare degli attrattivi hub culturali – ha affermato Serafina Moncada, presidente dell’associazione I Sicaliani con 43 anni di esperienza attiva nel sociale – dove si svilupperanno progetti interattivi che coinvolgeranno bibliotecari, famiglie, giovani e bambini/e. Lontano dalla visione tradizionale della biblioteca – basata sul prestito dei libri e sulla lettura in silenzio – stiamo facendo un lavoro di promozione sociale caratterizzato dalla costituzione di un patto condiviso per la diffusione della cultura. Ogni biblioteca dovrà adattarsi sempre di più ai bisogni specifici del territorio in cui si trova. Già con il progetto abbiamo raggiunto 700 persone. Ci auguriamo che le biblioteche possano davvero diventare dei poli culturali di cittadinanza attiva”. Oltre alla Pro Loco APS di Monreale (ente capofila del progetto), gli altri partner sono: Comune di Palermo – Palermo Città che legge, Comune di Corleone, Comune di Marineo, Comune di Piana degli Albanesi, Comune di Santa Cristina Gela e Comune di Ventimiglia di Sicilia. A loro si aggiungono, inoltre: Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, Esercizio Fisico e Formazione, CEIPES – Centro Internazionale per la Promozione dell’Educazione e lo Sviluppo, Illustramente, associazione I Sicaliani e Biblioteca Popolare Pax di San Martino delle Scale.