11.4 C
Palermo
mercoledì, 5 Marzo 2025
HomeBuone notizieGoethe-Institut e Cre.Zi. Plus donano cena ai senza dimora

Goethe-Institut e Cre.Zi. Plus donano cena ai senza dimora

spot_img
spot_img

Una cena nella vigilia dell’Immacolata per le circa 80 persone ospiti dei poli diurni e notturni per l’accoglienza del progetto “Dimora! Pon Metro”. La doneranno, lunedì 7 dicembre, il Goethe-Institut Palermo e Cre.Zi. Plus. Un’iniziativa di solidarietà e di sensibilizzazione al tema delle nuove povertà e delle persone senza dimora realizzata nell’ambito di Europe’s Kitchen. Il progetto è finanziato con i fondi speciali del Ministero Federale degli Affari Esteri per la Presidenza tedesca del Consiglio dell’EU 2020. L’iniziativa coinvolgerà il Centro Agape, Casa San Francesco, Casa San Carlo e Santa Rosalia e la Domus Carmelitana Siculorum. Dà seguito al progetto di “Mensa Solidale”. Subito dopo il lockdown di marzo-maggio 2020, il Cre.Zi. Plus, il Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese, la Fondazione Sicilia, CLAC, Cantiere Cucina srls e la Cooperativa Kirmal hanno prodotto e distribuito, fino a metà agosto, pasti a 250 famiglie dei quartieri Zisa e Noce. Adesso, con l’apporto del Goethe-Institut Palermo l’iniziativa amplia il proprio raggio di azione. E rivolge l’attenzione in particolare alle persone senza dimora.

I pasti per i senza dimora realizzati dalla start-up Cantiere Cucina

I pasti saranno prodotti dalla start-up Cantiere Cucina, che per l’occasione utilizzerà la Social Kitchen del Cre.Zi. Plus. Verranno distribuiti per la cena di lunedì 7 dicembre dai volontari del Centro Diaconale “La Noce” nei quattro poli di accoglienza situati tutti nel centro storico di Palermo. Marco Guttilla, coordinatore dei quattro poli del progetto sviluppato nell’ambito dell’Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale del PON Metro Palermo, commenta così: “Sapere che attraverso questo gesto di cura c’è un’attenzione alle persone che vivono un problema abitativo è un chiaro segnale che, nonostante le gravi difficoltà del momento, siano tante le realtà culturali e del privato sociale sensibili alle persone più vulnerabili”. “Apprezziamo tantissimo questo incontro che mette in connessione realtà che operano in un territorio per certi versi diverso e distante dal nostro, la Noce e la Zisa, e il quartiere Ballarò che ospita i poli”.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img