PALERMO. Tutte le Forze dell’ordine sono costantemente impegnate in un’azione di contrasto alla criminalità. Ma non solo. Pensano anche alla formazione dei giovani.
I comandanti dei Carabinieri delle Stazioni di Brancaccio, Borgo Nuovo, Uditore, C.E.P. e Palermo Centro hanno donato libri e fumetti alle biblioteche che presidiano zone considerate “difficili” della città di Palermo. Hanno ricevuto i testi, la biblioteca comunale “Il piccolo Principe” del quartiere Capo, il Centro Studi di Paolo e Rita Borsellino di Uditore, la biblioteca “Giufà” e l’Associazione “Albero della Vita” che agiscono allo ZEN, l’Associazione “San Giovanni Apostolo ” del CEP. Il sostegno alle biblioteche dedicate ai ragazzi è inquadrato nell’azione di educazione alla legalità posta in contrasto alla “cultura mafiosa” imperante nelle periferie.
Il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, assieme all’attività svolta da enti ed associazioni, promuove iniziative a sostegno della formazione dei giovani, indicando nella cultura una delle ‘armi positive’ utili a sconfiggere la cultura mafiosa. La scelta di donare a quartieri speciali dove bisogna sostenere la rinascita del tessuto sociale creando spazi culturali e creativi che possano stimolare le nuove generazioni a perseguire i veri valori della vita associativa nella legalità.
Tra i beneficiari della donazione, anche il Centro Studi “Paolo e Rita Borsellino”. Associazione fortemente voluta da Rita Borsellino, che promuove attività finalizzate alla conoscenza, all’emergere e allo sviluppo di pratiche di impegno educativo, sociale e culturale che valorizzano prassi di memoria operante e nuovi disegni di progettualità pedagogica.
Francesca Grasta, direttrice della Biblioteca del Centro, intervistata per l’occasione, racconta nell’entusiasmo generale per la donazione, l’impegno condiviso con l’Arma dei Carabinieri in favore della formazione verso i principi di legalità, come fattore strategico di crescita civica, umana e culturale, indispensabile per il superamento della subcultura mafiosa. “Tra le nostre finalità” ribadisce “desideriamo riportare alla luce e custodire fonti documentarie e testimonianze di esperienze educativo-didattiche sorte su territorio siciliano e ispirate a innovativi modelli di più ampio respiro europeo e attraverso il prestito bibliotecario cerchiamo di attivarci nella promozione della lettura e della conoscenza di questi temi“.
E così attraverso l’attivazione della Biblioteca Casa della Memoria Operante all’interno del centro studi di via Gian Lorenzo Bernini n. 52, il potenziamento degli orari di apertura al pubblico (è fruibile gratuitamente dalle ore 9.00 alle 18.00 in orario continuato) e la Bibliolapa – la biblioteca itinerante voluta fortemente da Rita Borsellino e realizzata con scaffalature su una motoape -, l’assocazione opera ispirando la propria azione agli insegnamenti del giudice Paolo Borsellino e di sua sorella, prima presidente del centro, in favore della educazione alla legalità democratica.
Ornella Tuzzolino