11.4 C
Palermo
mercoledì, 5 Marzo 2025
HomeBuone notizieIl Giardino del Benessere continuerà la sua mission con le attività per persone anziane e giovani

Il Giardino del Benessere continuerà la sua mission con le attività per persone anziane e giovani

Per l'uso del bene confiscato, rinnovato per 8 anni il protocollo d'intesa tra Comune e Auser di Palermo

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".
spot_img
spot_img

PALERMO – Feste da ballo, attività estive per i bambini/e, iniziative di legalità e diverse attività ricreative continueranno ad allietare persone anziane e giovani nel Giardino del Benessere. Nella sua ampia area esterna, in questi dieci anni, il giardino è diventato bellissimo; ci sono agrumi ma anche rose e piante ornamentali.

L’Auser di Palermo, infatti, con il forte sostegno di Auser Sicilia, ha ottenuto il rinnovo della concessione per altri otto anni, sito nel quartiere Villaggio Ruffini. Questa mattina, nei locali del Giardino del Benessere, si è rinnovato il Protocollo d’Intesa. Nel “Giardino”, nei prossimi anni si continueranno, sopratutto, a promuovere la cultura della legalità, la cittadinanza attiva nell’ottica dello scambio intergenerazionale, il tempo libero e l’invecchiamento attivo.

“Tutti i cittadini di Palermo potranno beneficiare dei diversi servizi che da dieci anni portiamo avanti – afferma Vincenzo Cangemi, presidente di Auser Palermo -. Per questa ragione ringraziamo il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla Solidarietà Sociale Rosalia Pennino. Tra le iniziative più recenti abbiamo proposto un corso di primo soccorso per i soci e per le persone del quartiere, la ginnastica dolce e, per i più piccoli, ha avuto grande successo il tempo d’estate”.

“Questo Giardino, nato dalla valorizzazione di un bene confiscato che prima era una discarica, è diventato un esempio di buona pratica – aggiunge il già presidente di Auser Palermo Giuseppe Romancini con la delega ai beni confiscati per Auser Sicilia -. L’Auser provinciale e regionale, grazie al sostegno di Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud, è riuscita a raggiungere in modo soddisfacente il suo obiettivo. L’Auser di Palermo ha 80 soci volontari stabili che operano in questo giardino ed in altri siti. A loro si aggiungono anche tutti gli altri volontari che saltuariamente ci danno una mano di aiuto nelle diverse iniziative. Attualmente, con un progetto regionale stiamo realizzando un corso di alfabetizzazione digitale e un corso socio-sanitario di primo soccorso. In estate con tutte le iniziative che facciamo arriviamo ad avere circa 7 mila persone”.

“E’ un bene che ha una valenza nazionale perchè è un modello di rigenerazione urbana per finalità sociali – ha continuato Giorgio Scirpa, presidente di Auser Sicilia -. In Sicilia gestiamo altri beni confiscati. Per esempio, oggi abbiamo pure con noi il presidente dell’Auser di Ficarazzi che ha in gestione il bene confiscato Le terrazze sul mare che in estate è molto attivo”.

“Questa è una esperienza di cui andiamo fieri, che va curata e salvaguardata per tutti – ha sottolineato, inoltre, il presidente della commissione regionale antimafia Antonello Cracolici -. Questo luogo che prima possedeva la mafia, in questi anni, è diventato un punto di riferimento per la comunità del quartiere e per tutti i soci dell’Auser. Ciò dimostra che, oltre all’aspetto repressivo, la restituzione sociale dei beni è una gamba importante e  significativa della lotta alla mafia. In Sicilia, considerato che abbiamo il 50% dei beni confiscati rispetto al resto d’Italia – con Palermo prima città nazionale per la presenza dei beni -, dobbiamo incrementare l’impegno a tutti i livelli affinchè la restituzione sociale diventi una pratica culturale fondamentale per la lotta alla mafia”.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img