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venerdì, 18 Aprile 2025
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La bellezza illumina Brancaccio: inaugurato il “Muro della Gentilezza”

L'iniziativa nel progetto Palermo Green Giovani promosso dall’associazione Uniamoci Onlus: in questo spazio si possono lasciare h24 indumenti da donare e, di conseguenza, da poter portare con sé in caso di bisogno. La parete si trova al Liceo Danilo Dolci

Gaia Garofalo
Gaia Garofalo
Classe '97, palermitana doc ma cittadina del mondo. Laureata in Educazione di Comunità, amo raccontare storie nell'ambito della promozione sociale e non solo
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PALERMO. Il quartiere di Brancaccio, arteria viva della città di Palermo, continua a generare atti di bellezza: è stato inaugurato il cosiddetto Muro della Gentilezza, prodotto del progetto Palermo Green Giovani promosso dall’associazione Uniamoci Onlus, costantemente attiva sul territorio.
Il Muro della Gentilezza è uno spazio in cui vi si possono lasciare h24 indumenti da donare e di conseguenza, da poter portare con sé in caso di bisogno. La parete si trova al Liceo Danilo Dolci che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa.

È qualcosa che ci riempie ancora di più di orgoglio e di gioia – afferma il dirigente scolastico Matteo Croci -, perché da Brancaccio riparte questo momento di resilienza. Noi vogliamo lavorare su questo: le difficoltà, ma soprattutto vogliamo creare quello che è il processo dell’inclusione vera, non solo parole, ma fatti“.

Gli studenti e le studentesse, insieme ai giovani disabili utenti dell’associazione Uniamoci Onlus, hanno sistemato il piccolo ma caloroso cortile che ospita il Muro della Gentilezza, il tutto sotto la guida dell’artista ucraina Maryna Ignatieva che con un sorriso svela di aver dovuto organizzare dei turni, tanto era la partecipazione dei giovani.

Tantissimi ragazzi e ragazze hanno voluto dipingere il Muro della Gentilezza. I disegni sono semplici proprio perché tutti potessero cimentarsi. La realizzazione infatti, è durata soltanto due giorni“.

Difatti, come aggiunge la project manager Eleonora Di Liberto: “È stata forse l’attività in cui abbiamo avuto più partecipazione volontaria. Abbiamo voluto far fronte a ciò che accade giornalmente nelle strade, ossia la ricerca di vestiti e scarpe all’interno dei cassonetti“.

Martina, giovane studentessa del terzo anno, afferma che questa attività ha portato a lei e ai compagni tanta consapevolezza sul tema dell’inclusione sociale, confrontandosi con le necessità del prossimo.

Un gruppo di giovani, inoltre, monitorerà periodicamente lo stato dell’area mantenendola pulita e in ordine. Alcuni vestiti e qualche paio di scarpe sono già stati regalati al Muro della Gentilezza subito dopo il taglio del nastro. Per una volta, i muri non sono strategie di separazione, bensì di condivisione.

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