PALERMO. Si intitola “Questioni di cuore”, la campagna di prevenzione con screening gratuiti delle malattie cardiovascolari condotta grazie alla collaborazione dei Medici delle Officine di Ippocrate, a Palermo, dei volontari e il contributo dei componenti del consiglio di amministrazione di Anio.
L’iniziativa nasce da una consapevolezza: “La pandemia ha negato purtroppo a tante persone, sia per motivi economici che per difficoltà burocratiche, l’accesso ai controlli medici essenziali e importanti“. Così da marzo 2020 sono stati realizzati oltre cinquemila elettrocardiogrammi, con screening gratuiti, e più di mille persone hanno scoperto di avere delle patologie, mentre 83 persone hanno avuto l’opportunità di essere messe subito in cura medica o essere operate d’urgenza, senza essere falciati da infarto inaspettato. Per questo motivo, con cadenza quasi mensile, medici e infermieri si trasformano in volontari e offrono la loro consulenza professionale e gratuita per quanti ne fanno richiesta. “Per quei casi che necessitano di cure urgenti, ci adoperiamo in maniera rapida e sempre gratuita per indirizzarli presso le strutture sanitarie ospedaliere con semplice ricetta medica ‘urgente’ – spiegano -. Seguendo l’iter burocratico per loro conto, accertandoci personalmente della presa in carico del paziente. Per noi la salute è un ‘bene prezioso’, che non va strumentalizzato e deve avere, per chi soprattutto è in difficoltà, un riscontro rapido e soprattutto gratuito“.
“Credendo tantissimo a quella che è la prevenzione primaria ed essendo un’organizzazione presente da vent’anni sul territorio di Palermo – spiega Girolamo Calsabianca, presidente di Anio onlus -, con una rete di 26mila assistiti in città, cerchiamo di dare con i nostri medici e volontari un servizio che crediamo importante“.
“Siamo infermieri volontari dell’associazione Anio – racconta Federica -. La nostra partecipazione è nata dalla volontà di aiutare sia l’obiettivo del’associazione che è molto nobile sia perché molte persone scoprono di avere dei problemi solo dopo uno screening qui”.
Tante le persone in attesa di un controllo. C’è chi ribadisce che la prevenzione sia la migliore medicina e chi aveva bisogno di un controllo ma denuncia tempi lunghi nelle strutture pubbliche. “Abbiamo avuto modo di trovarci di fronte al momento di salvare la vita di una persona – confida Calsabianca -. Negli accessi di queste giornate abbiamo trovato dei soggetti ad altissimo rischio cardiologico tanto da valutare la possibilità di inviarli al pronto soccorso con il 118“.