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venerdì, 11 Aprile 2025
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L’impegno della Comunità buddhista per “rammendare” Palermo

L'Unione Buddhista Italiana, in sinergia con il centro Muni Gyana, ha organizzato all'Ecomuseo Mare Memoria Viva la ricorrenza del Vesak. Presentato il progetto di uno Stupa nella costa sud della città e avvicinare quest'ultima alla zona nord

Stefano Edward Puvanendrarajah
Stefano Edward Puvanendrarajah
Laureato in Comunicazione Pubblica, d’impresa e pubblicità presso l’Università di Palermo e digital marketing specialist. Racconta le realtà associative che si occupano del sociale in Sicilia e la vita quotidiana delle comunità migranti siciliane, utilizzando i nuovi media
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PALERMO. Un grande momento di festa, con la presenza di diverse realtà buddhiste provenienti da varie parti d’Italia, all’insegna dei temi dell’accoglienza e dell’integrazione con una delle feste più importanti del culto Buddhista: il Vesak. Così l’Unione Buddhista Italiana ha organizzato all’Ecomuseo Mare Memoria Viva una iniziativa nazionale di due giorni nel capoluogo siciliano con la presentazione del progetto dello Stupa in città.

La presentazione del Vesak

L’evento è iniziato con la conferenza di presentazione del Vesak, con la presenza delle istituzioni comunali e degli altri credi religiosi. Palermo città-ponte di valori universali che si collega, dal punto di vista simbolico, all’impegno attivo dell’Unione Buddhista Italiana (UBI): “Palermo è una città che ha una lunga storia di integrazione e di accoglienza – dichiara Filippo Scianna, presidente dell’UBI – anche l’UBI è un punto di incontro di tante culture e tante tradizioni diverse che si incrociano. Palermo ospita, tra l’altro, il centro più a sud”.

Un dialogo interreligioso all’insegna dei valori comuni che, attraverso un percorso dialogico, possano portare l’essere umano a vivere nel migliore dei modi la propria vita e, nel contempo, proseguire il cammino verso la sfera individuale della spiritualità. Così don Pietro Magro, responsabile dell’UPEDI dell’arcidiocesi di Palermo ha voluto lanciare un messaggio alla platea presente all’Ecomuseo Mare Memoria Viva: “All’interno del mondo buddhista c’è l’ascesa verso la conoscenza di Dio, una spiritualità profonda che impegna l’uomo, ed è quello che c’è anche all’interno delle della visione cristiana della vita – ci ricorda Magro – quello di impegnarsi per cercar di far portare l’umanità sul volto santo di Dio, in questo ci ritroviamo sulla stessa strada. Noi possiamo ritrovare insieme al mondo buddhista, quelle affinità che ci permettono di camminare mano nella mano verso la conoscenza di Dio, verso la sublimazione dell’uomo che possa ritrovare l’armonia e la bontà dell’uomo”.

Il progetto dello Stupa a Palermo

Un progetto che unirà simbolicamente la parte nord della città, in cui è presente il Centro Muni Gyana, alla parte sud, attraverso la realizzazione di uno Stupa, simbolo importante di pace.

“Il centro Muni Gyana oggi, non solo celebra la più grande festività buddhista, il Vesak, ma lo fa a livello nazionale, lo fa a Palermo per avere l’opportunità di presentare per la prima volta alla città e alla sua comunità, di realizzare uno stupa, e di regalarlo alla città di Palermo, monumento dedicato alla pace e accoglienza – dichiara Marco Farina, direttore del Centro Muni Gyana -. Da anni il nostro centro si occupa di attività sociali nel territorio, grazie alla realizzazione dello Stupa nella costa sud, con i dovuti passaggi burocratico-istituzionali, vi sarà un collegamento simbolico tra la nostra realtà, nata a Pizzo sella, nella parte nord della città alla parte sud”, termina Farina.

L’assessore comunale con delega ai rapporti con le confessioni religiose, Antonella Tirrito, sulla stessa linea di Marco Farina, ha precisato ai nostri microfoni l’importanza del dialogo e dell’accoglienza e l’importanza sociale che uno Stupa può rappresentare in un territorio come quello della Costa Sud: “Questo progetto dello Stupa a Palermo, ci fa pensare  non solo ad un simbolo importantante per i buddhisti che rappresenta un simbolo di pace e fratellanza per i popoli, ma è anche un modo di riqualificazione della zona della costa sud, un progetto che nasce sicuramente da un simbolo importante e viene donato alla città che punta alla riqualificazione di una zona molto importante per la nostra città”.

Nell’ambito di questa festa tradizionale, che l’ultimo fine settimana di maggio di ogni anno commemora i tre momenti fondamentali della vita di Buddha – nascita, illuminazione e morte -, è stata allestita all’interno del Museo l’installazione di Foreigners Everywhere (Stranieri ovunque), opera del collettivo artistico Claire Fontaine.

Domenica 28 maggio, le attività conclusive con la benedizione del luogo dove sorgerà lo Stupa e Celebrazione del Vesak secondo le Tradizioni buddhiste Theravada, Seon, Vajrayana e Zen presso i Giardini Terrazze al Mare, dove si proseguirà con l’offerta rituale del pasto ai monaci ed infine la condivisione del pranzo con tutti i presenti.

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