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mercoledì, 5 Marzo 2025
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Migranti: i giovani calciatori del Sai Palermo diventano “Campioni d’Italia”

Quattro le squadre in campo che si sono affrontate nella finale a Coverciano: Abruzzo, Calabria, Liguria e Sicilia

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PALERMO. Quando si è delineata la vittoria, l’esplosione di gioia è stata incontenibile. Una suspence che ha tenuto tutti col fiato sospeso, poi il verdetto del Comitato organizzatore: Palermo campione d’Italia.

A Coverciano, dal 15 al 17 novembre si è disputata la finalissima del torneo del Progetto RETE! promosso dalla Federazione italiana gioco calcio-Figc attraverso il Settore giovanile e scolastico della Federazione e che coinvolge ragazzi migranti di minore età.

Nel corso delle sue 10 edizioni, il Progetto RETE! ha visto giocare oltre 10mila ragazzi: nel 2024 sono stati 2.768 quelli iscritti, per un totale di 230 Centri di accoglienza, tra progetti Sai, Comunità di alloggio e case-famiglia, coinvolti.

Quattro, le squadre in campo a Coverciano: Abruzzo, Calabria, Liguria e Sicilia infatti avevano vinto le fasi interregionali e sono arrivate nella storica sede del Centro tecnico federale, che da quasi sessant’anni è l’icona del gioco del calcio, per lottare fino all’ultimo e portare a casa il titolo di Campioni d’Italia. Le squadre di abruzzesi, calabresi o liguri non sono mai riuscite ad alzare la coppa, mentre le siciliane si sono imposte in ben quattro edizioni, ultima delle quali nel 2022.

Dunque, la squadra del Sistema Accoglienza Integrazione-Sai del Comune di Palermo è arrivata a Coverciano a rappresentare la Sicilia e determinata a portare a casa il titolo nazionale, dopo che lo scorso anno le era sfuggito per un soffio.

Colpo d’occhio emozionante per la foto d’inizio, con tre squadre sedute con le magliette che componevano il tricolore italiano e, in alto, la quarta squadra, il Sai Palermo, in maglia azzurro nazionale.

Antonina Nobile, Direttrice di esecuzione del progetto Sai Minori stranieri non accompagnati-Msna del Comune di Palermo; Salvatore Cristiano, il team manager che cura anche i rapporti con la federazione e con le società partner del progetto; Mario Giordano, una vera e propria “anima” per la squadra; Francesco Lombino, tecnico della Figc; Stefano Valenti, presidente del settore giovanile scolastico della Figc siciliana; Manuela Caporarello, responsabile per il progetto RETE! del Consorzio “Umana Solidarietà”; Stefano Mendola, operatore di “Casa dei Mirti” una delle sedi del Sai Palermo gestita dal Centro diaconale “La Noce”-Istituto valdese: questo lo staff che ha accompagnato i giocatori del Palermo, oltre ad alcuni genitori.

La finale è partita in modo eccellente, per il Sai Palermo: due partite, due vittorie, rispettivamente su Calabria e Abruzzo. Poi, lo scivolone contro la Liguria ha fatto temere il peggio.

Ma RETE! non è solo gioco e non premia solo chi segna i gol: per vincere, tecnica e tattica infatti devono coniugarsi inscindibilmente al fair play, cioè l’educazione e il rispetto che si dimostrano durante il gioco nei confronti dei compagni, degli avversari, degli arbitri e dei luoghi.

E dopo il testa a testa nella classifica anche sul fair play con la Calabria, che ha tenuto tutti in sospeso per alcuni, lunghissimi, minuti, la vittoria del Palermo sui calabresi nello scontro diretto di qualche ora prima ne ha decretato il successo.

L’urlo di gioia e poi l’abbraccio dei giocatori del Sai Palermo con gli avversari, il team, i genitori, lo staff.

«Vedere la gioia smisurata dei ragazzi mi ha ripagato dei sacrifici degli ultimi due anni. Quando abbiamo iniziato nel 2022 era questa la giornata che sognavo ad ogni allenamento. Ed è stata ancora più bella di come potessi immaginarla», ha detto in lacrime di gioia Salvatore-Toto Cristiano.

In serata, la squadra è rientrata a Palermo, coppa tra le mani e qualcosa in più nel cuore: l’incredibile esperienza vissuta e la carica della vittoria.

La nuova stagione comincerà tra fine dicembre e gli inizi gennaio ma «Adesso un po’ di riposo ce lo meritiamo», si è affrettato a dire Cristiano con un gran sorriso.

«A parte la grande gioia della vittoria, quello che per noi più conta sono i volti sorridenti e brillanti dei nostri ragazzi che si sono dimostrati “grandi” anche se di minore età: la loro educazione in campo e la loro determinazione alla vittoria sono il nostro orgoglio. Il Sai Palermo è riuscito a mettere in campo tutte le finalità del progetto RETE!, includendo anche tre giovanissimi calciatori palermitani che hanno fatto, insieme ai nostri ragazzi, un’esperienza significativa di integrazione e interazione», ha detto Antonina Nobile.

Esperienza confermata anche dai genitori presenti a Coverciano che hanno ringraziato per questo percorso in cui i loro figli hanno potuto conoscere e stringere amicizia con i loro coetanei che provengono da altri paesi del mondo, imparare la loro cultura e scambiarla con la propria.

Questi i nomi dei nostri campioni d’Italia:

MALANGTOURAY
ALUSINE ALUSPACAMARA
LAMINJOBE
MAHAMMADILLY
KHALEDTRABELSI
KAWSUDANSO
OUSMANJABANG
HUZAIFAHUDU
MAMADOU ALPHADIALLO
SIRIKITRAORE
YACOUBATRAORE
PAMADOUSARR
ISMAELKEITA
ABOUBACAR SIDICKKONE
MICHAELSAMBAU BADJIE
FABIANOGRAMMAUTA
ANTONIOVITALE
MARIOABBATE

I giocatori che compongono la squadra sono accolti in alcune delle sedi del Sai Palermo gestite dal Consorzio “Umana solidarietà”, dal Centro diaconale “La Noce”- Istituto valdese, dalla Fondazione “Opera don Calabria” e dal Consorzio “Sviluppo solidale”.

RETE! è stato più volte segnalato dalla Unione europea delle federazioni calcistiche europee-Uefa come un caso di successo e un punto di riferimento per le altre federazioni calcistiche europee; è stato individuato anche come best practise sul tema dell’integrazione e della lotta al razzismo con la “UEFA Football and Refugees good practice guide”, documento che illustra le migliori pratiche sul tema dell’inclusione dei rifugiati attraverso il calcio.

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