PALERMO. Prenderà il via dal 16 maggio il progetto “Officine di Inclusione e Resilienza” all’Oasi Sampolo, a Palermo. Protagonisti giovani disabili, le loro famiglie e la comunità cittadina, in un laboratorio creativo di resilienza in cui le persone disabili e normodotate possano vivere momenti di socializzazione e integrazione.
La Caritas di Palermo, attraverso la Cooperativa Sociale La Panormitana e la Fondazione S. Giuseppe dei Falegnami e in collaborazione con l’associazione A Braccia Aperte e l’Ufficio Pastorale per la Disabilità, intende promuovere e riproporre per il 2022 un progetto che risponde ad un deficit di servizi nel territorio cittadino che determina, soprattutto per i disabili, l’isolamento, la marginalità e la chiusura nelle mura domestiche con i propri familiari.
I destinatari sono adolescenti e giovani adulti, tra i 16 ed i 45 anni, con disabilità varia: motoria, psichica, intellettiva, sensoriale, relazionale. E anche le loro famiglie.
L’aspetto innovativo della progettualità consiste nella possibilità di rivolgere le attività anche a persone svantaggiate come senza dimora e ospiti di comunità con disagio psichiatrico. In questi mesi abbiamo sperimentato queste forme di inclusione con esiti positivi in termini di autoefficacia sia per i nostri destinatari diretti che per le persone con disagio abitativo e/o psichiatrico.
Il progetto prevede, inoltre, la creazione di un coworking sociale tra associazioni che operano nel campo della disabilità (area motoria, psichica, sensoriale, relazionale), associazioni di familiari di persone con disabilità ed enti di rappresentanza pubblici e privati.
Diversi gli obiettivi che si sono posti gli organizzatori con le Officine di inclusione e resilienza: contrastare l’isolamento delle persone con disabilità e delle loro famiglie favorendo la socializzazione e l’inclusione; promuovere un percorso di community building incentrato sulla valorizzazione delle differenze; offrire attività per il tempo libero e sperimentare forme di terapia creativa; promuovere l’autonomia e creare opportunità di inserimento lavorativo di persone disabili; promuovere la formazione iniziale e continua degli operatori e delle figure specializzate; sensibilizzare la comunità parrocchiale e non sul tema dell’inclusione; animazione della carità attraverso forme nuove di inclusione per le persone senza dimora. Si prevedono attività inclusive per il tempo libero e sportive e la sperimentazione di forme di innovazione sociale e di autonomia per il “dopo di noi”.
La strategia di intervento prevede una sinergia tra enti del pubblico e del privato che operano nel campo della disabilità che consenta una relazione vera e profonda tra persone con disabilità ed il resto della cittadinanza, con una forte impronta di innovazione sociale ed un impatto significativo sulla qualità della vita di tutti nella città di Palermo.