A Piana degli Albanesi la bellezza dell’incontro si chiama accoglienza e si manifesta nelle azioni di volontariato portate avanti dalla Caritas Diocesana.
L’organismo pastorale, infatti, oltre ad impegnarsi attivamente da tanti anni nel territorio, attraverso servizi di ascolto, aiuti alimentari e contrasto alla povertà, ha attivato, in questi mesi, a seguito del conflitto in Ucraina, una rete di solidarietà, per dare supporto concreto ad alcune famiglie ucraine arrivate in Sicilia.
“Al dramma della guerra, Piana degli Albanesi sta rispondendo con la solidarietà. – precisa Pietro Gianni Lombardo, direttore dell’ufficio migranti della diocesi di Piana degli Albanesi – Sono tante, infatti, le famiglie che hanno messo a disposizione le proprie case per dare ospitalità a quanti sono fuggiti dalla guerra. Con l’accoglienza hanno rafforzato lo spirito di comunità. Dall’Ucraina – aggiunge – è arrivata qui anche una mamma, Valentina, che a breve partorirà due gemelli: questa attesa ci riempie di gioia, perché mostra, nonostante le difficoltà, la bellezza della vita”.
L’accoglienza è il filo conduttore di tutte le attività della Caritas, come ha evidenziato ai microfoni de Il Mediterraneo 24 Maura Calagna, responsabile del centro ascolto Caritas diocesana di Piana degli Albanesi.
“I nostri servizi sono rivolti in particolare ai minori e alle persone che vivono condizioni di fragilità, abbiamo anche una mensa per quanti hanno difficoltà economiche o per gli anziani che vivono da soli. La nostra Caritas – spiega – è composta da operatori pastorali e dai Servi dell’Amore Misericordioso. Quest’ultimi si occupano in particolare del servizio mensa e sono supportati da diversi volontari per la consegna del cibo. Tutti ci impegniamo per la comunità, non solo distribuendo beni di prima necessità, ma anche portando avanti i valori della solidarietà, dell’ascolto e della fiducia. Durante la pandemia inoltre abbiamo creato Cuori in Ascolto, uno sportello per dare un supporto telefonico a chi aveva bisogno di compagnia o di consigli per fronteggiare i momenti di solitudine e ansia”.
Tra i profughi ucraini che hanno raggiunto il piccolo comune in provincia di Palermo c’è la giovane Masha, a cui un cittadino ha messo a disposizione la propria abitazione.
“Non appena abbiamo capito che la situazione stava diventando pericolosa, abbiamo deciso di andare subito via. – racconta Masha – Da Kiev sono venuta qui con mia madre e mio fratello, mentre mio padre è rimasto in Ucraina.
Abbiamo trovato, grazie ad una famiglia e alla Caritas, ospitalità e grande aiuto. Ogni giorno cerco di sentirmi telefonicamente con i miei parenti e con i miei amici, sia quelli che sono rimasti sia quelli che sono fuggiti: credo che adesso la cosa più importante sia quella di mantenere fra gli ucraini il contatto. Mi auguro che questa guerra finisca presto e spero che tutti stiano bene e siano al sicuro”.
Nel video servizio realizzato da Benedetto Frontini le voci di Maura Calagna, responsabile del centro ascolto Caritas Diocesana di Piana degli Albanese, Pietro Gianni Lombardo direttore dell’ufficio migranti della diocesi di Piana degli Albanesi, le testimonianze di operatori, di volontari, di un cittadino che ha messo a disposizione la propria abitazione ai profughi ucraini, il racconto di Masha, fuggita dalla guerra.