CEFALU’. Un omaggio alla lentezza, alla capacità di osservare, alla cura, temi affrontati iconograficamente attraverso il rapporto tra uomo, natura e ambiente. C’è tutto questo dentro il dittico murario, “Controcorrente”, che Andrea Buglisi ha voluto realizzare nel complesso di case popolari del quartiere Spinito di Cefalù. «È collocato sopra il centro storico della città turistica per eccellenza – racconta l’artista palermitano – per qualsiasi cosa i residenti di questo quartiere “scendono a cefalù”, per andare a scuola, per andare dal medico, per fare la spesa, e inoltre, da qui, non si vede il mare, così ce l’ho portato io». È stato inaugurato per il giorno della terra “Earth Day 2022”. La proposta è arrivata dal comune di Cefalù, in particolare dall’assessora alla cultura Francesca Mancinelli, che ci teneva a far diventare attrattiva un’altra zona della città, immersa nel verde e lontana dai soliti circuiti turistici.
«Ho rappresentato un paesaggio sotto marino fantastico – continua -, una Atlantide in salsa sicula reinventata attraverso il mio linguaggio artistico personale. Il mare, linfa vitale di questo territorio, ma da questo quartiere non si vede. Troviamo un banco di pesci azzurri, che sono presenti anche nello stemma comunale, figure umane, coralli e piante marine di diverse forme e colori e persino un improbabile dirigibile. Ogni cosa sembra convivere in maniera pacifica e serena con le altre. Le cromie nei toni pastello, sono tenui e calibrate con il contesto del quartiere di case popolari immerse nel verde. Alcuni elementi sembrano passare lentamente da una parete all’altra creando una composizione dinamica. Una sola sardina che fa da “chaise long” ad un giovane vestito con abiti contemporanei, viaggia nella direzione opposta. Questa rappresenta l’arte e la capacità che ha di tracciare nuovi territori linguistici, ma allude anche ad una amministrazione lungimirante che prima di molte altre, e in maniera “controcorrente” si è impegnata concretamente nell’affrontare temi legati all’eco sostenibilità ambientale».
Lo Spinito è abitato prevalentemente da persone anziane che l’artista Andrea Buglisi ha conosciuto durante questi intensi giorni di lavorazione e con cui ha instaurato un vero e proprio legame. «Conosco il potere che ha questo tipo di arte di incidere profondamente nella vita delle persone e nel profilo del paesaggio e ne sento la responsabilità – aggiunge Buglisi -, per questo ho cercato di essere il più rispettoso e leggero possibile». In un post sui suoi canali social, Buglisi ringrazia oltre al sindaco di Cefalù e l’amministrazione comunale anche i residenti dello Spinito che lo hanno seguito e “accudito” in questi giorni di lavoro: «Ringrazio – scrive – tanto la mitica Signora Fiore con i suoi ottimi anelletti al forno nel giorno di Pasqua, Nino che va ancora in motorino a 82 anni, Alda, combattiva e dolce allo stesso tempo, Rosa, silenziosa e attenta, il Signor Cucco del secondo piano che vede Re Ruggero nel soggetto seduto sul corallo, sua moglie con il caffè e la prolunga elettrica calati assieme col paniere la sera tardi, Pina, Angelo e tutti quelli che hanno interagito con me, ma di cui non conosco il nome».