PALERMO. Anche quest’anno la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha collaborato con il Banco Farmaceutico per le “Giornate di Raccolta del Farmaco” svoltesi dal 4 al 10 febbraio.
Tra gli obiettivi della Chiesa c’è quello d’interagire con organismi istituzionali, confessioni religiose e organizzazioni culturali e umanitarie che condividono quelle tematiche che hanno come obiettivo il superamento delle barriere e la promozione di interventi atti a soddisfare il benessere spirituale e temporale delle persone senza distinzione di razza, culto e condizione sociale.
Da alcuni anni la Chiesa, a livello nazionale, collabora con il Banco Farmaceutico, ponendosi in prima linea nel fare volontariato presso le farmacie che aderiscono alla Giornata della Raccolta del Farmaco, per contribuire alla raccolta di farmaci da banco in favore di meno abbienti, immigrati e di tutti coloro, che a motivo di un disagio economico e sociale non sono in grado di procurarsi quei farmaci necessari alla loro salute.
“Quest’anno, a livello nazionale, più di 463.000 persone si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria, e 102.000 erano minori. L’attività di raccolta farmaci a Palermo svolta dai membri della nostra chiesa insieme al Banco farmaceutico e a volontari di altri enti ha toccato 18 farmacie offrendo 34 volontari e donando circa 100 ore di volontariato per lo più concentrate nel giorno 8 di febbraio. Attraverso i dati forniti dal Banco Farmaceutico, a livello nazionale sono stati raccolti da tutti gli enti coinvolti nella campagna di volontariato 649.949 farmaci, in Sicilia 33.304, mentre a Palermo e provincia 11.996 farmaci“, racconta Domenico Lo Coco, responsabile comunicazione delle sedi siciliane della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
“Un crescente numero di membri delle comunità della nostra Chiesa presenti in Sicilia si sono resi disponibili a partecipare a questa nobile attività di volontariato dando così un contributo nell’aiutare i poveri e i bisognosi. È sicuramente uno dei modi più appropriati per uniformarsi al programma mondiale della Chiesa, protesa a far sentire la sua presenza lì dove è maggiormente richiesto un tangibile aiuto, oltrepassando le frontiere delle regioni e delle nazioni. Il Banco Farmaceutico ha espresso compiacimento verso i membri della Chiesa, pronunciando parole di elogio per il contributo reso.”
Un responsabile volontario del Banco Farmaceutico di Palermo dice così in merito all’iniziativa prestata dalla Chiesa palermitana: “Cari amici della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni di Palermo, è stata una gioia condividere queste giornate della raccolta del farmaco con voi. Abbiamo partecipato tutti con la consapevolezza che ogni farmaco donato sarebbe stato un sorriso acceso e che la notte della fatica del quotidiano di molti sarebbe brillata di queste luci. Questa consapevolezza e questa gioia possa essere sempre e ogni giorno sguardo con cui guardiamo la realtà.”
“La buona partecipazione dei membri della Chiesa di Palermo è avvenuta grazie ad una maggiore consapevolezza da parte dei dirigenti e dei membri nei confronti di questa opportunità di servizio”, continua Lo Coco. “Rispetto al 2024 si è avuta una maggiore partecipazione di alcuni rioni e rami che per vari motivi non avevano potuto svolgere il volontariato come quest’anno. Offrire il proprio tempo in favore di coloro che si trovano in condizioni di disagio economico e sociale é un modo per dimostrare al nostro Salvatore di essere Suoi discepoli.
La Chiesa, a livello mondiale, ci invita a uscire dalle nostre mura per far risplendere in umiltà e semplicità la luce del Vangelo restaurato”, conclude Lo Coco. “Il Presidente Nelson c’invita ad agire in questa direzione. Lo testifica l’invito rivolto ad ogni membro, nella ricorrenza del suo centesimo compleanno, di offrire come dono, una mano di aiuto ai bisognosi. Dobbiamo fare di più, possiamo fare di più. Questo è l’impegno per i prossimi anni.”