PALERMO. A settembre riaprirà le sue porte anche Oikos, progetto di cui abbiamo già parlato qui. Il padrone di casa, Luigi Rotondo, presidente dell’associazione Coltivare Bio Naturale, è pronto ad accogliere giovani donne e giovani uomini con disagio e disabilità. Per ciascuno di loro ha allestito stanze accoglienti che non sono delimitate da mura, perché Oikos è grande quanto grande è la città, con le sue vie e le sue piazze, ma soprattutto con i suoi giardini e le sue ville.
Il percorso che Luigi propone nasce da una visione. “Da anni – dice – mi occupo di un approccio con l’agricoltura che lavora in totale armonia con la natura. Proprio da questa esperienza circa 7 anni fa ho avuto un approccio con la disabilità tramite il coinvolgimento ad un progetto di giardinaggio. Questa esperienza fin da subito mi ha dato modo di trovare una forte correlazione di quanto osservato in natura con il formare ragazzi con disagio e/o disabilità. La visione è stata fin da subito che ognuno di noi siamo risorsa e possiamo offrire qualcosa di straordinario e non siamo slegati (emarginati) dalla società, ma parte integrante”.
Un approccio diverso, non terapeutico, che si basa sull’idea che ogni persona, indipendentemente dalle proprie difficoltà, possa contribuire in modo significativo alla società se messa nelle giuste condizioni. “Come in un ecosistema – continua Luigi – dove ogni elemento, sebbene diverso, è fondamentale per l’equilibrio complessivo, anche nel contesto umano la diversità è una risorsa preziosa. A partire da questa consapevolezza, il progetto si propone di valorizzare le differenze, trasformando quelle che potrebbero sembrare limitazioni in punti di forza, attraverso un processo di inclusione autentico e sostenibile”.
Le attività di Oikos, quindi, sono state tutte pensate per promuovere il benessere psicofisico e lo sviluppo delle competenze sociali e pragmatiche dei partecipanti. “Ciascuna attività – come si legge nel progetto – non si limita a creare un’occasione di incontro e socializzazione, ma mira a favorire un vero e proprio inserimento nella società, superando le barriere che spesso isolano le persone con disabilità. La partecipazione a queste attività permette ai giovani di acquisire competenze utili nella vita quotidiana, come la gestione del denaro, l’utilizzo dei mezzi pubblici e la conoscenza del territorio. Queste abilità, sviluppate in un contesto protetto e supportato, preparano i partecipanti a una maggiore autonomia e partecipazione attiva nella comunità”.
Tra le proposte ci sono laboratori di giardinaggio, attività di musicoterapia, percorsi di rilassamento e stimolazione sensoriale, momenti di socializzazione e abilità sociali, oltre a laboratori di cucina. La flessibilità, in questo senso, è un valore aggiunto. Le attività vengono infatti adattate alle esigenze specifiche del gruppo di partecipanti, garantendo che ciascuno possa trarre il massimo beneficio dal percorso.
Nella casa “Oikos” assieme a Luigi psicologi, musicoterapeuti e operatori specializzati. Sono Davide Imbergamo, Giulia Pezzano, Veronica Cilibrasi, Carmelo Vazzana e Anna Scuder che ogni giorno lavorano per garantire che ogni attività sia condotta con competenza e sensibilità in un approccio personalizzato, capace di creare un ambiente inclusivo e accogliente; un approccio che si declina nelle parole “biodiversità, interazione, valorizzazione delle risorse, benessere, integrazione”: parole scelte come fossero chiavi capaci di aprire le porte di questa casa comune. Una casa per tutti e per ciascuno, ognuno per quello che è, per quello che ha, nella ricchezza del suo stare al mondo.