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martedì, 4 Marzo 2025
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A Brancaccio nasce il Centro aggregativo giovanile a cura del Centro Padre Nostro

La sede nella storica Torre Pollastra, dove s'incontreranno giovani di diverse culture e scriveranno il loro racconto del quartiere e della città. L'inaugurazione con l'arcivescovo Lorefice e il sindaco Lagalla. A tagliare il nastro il fratello di don Pino Puglisi, Francesco

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".
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PALERMO. Un nuovo spazio dove i giovani di Brancaccio potranno accogliere altri giovani provenienti dal Medio Oriente e dall’Europa dell’Est. Alcuni di loro, in quattro postazioni informatiche, lavoreranno pure al progetto di WebTv di periferia.
La storica Torre Pollastra del 1600 è stata restituita al quartiere dopo essere stata restaurata: munita di quattro posti letto e quattro postazioni informatiche sarà la sede del Centro aggregativo giovanile, diretto dalle Maestre Pie di Santa Rosa Venerini e dai professionisti del Centro di Accoglienza Padre Nostro.
L’inaugurazione è avvenuta sabato scorso, con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco Roberto Lagalla e dell’arcivescovo Corrado Lorefice. A tagliare il nastro, il fratello del beato don Pino Puglisi, Francesco.
“Faccio parte del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo (promosso dalla CEI assieme ai sindaci delle città che affacciano sul Mediterraneo, ndr) – ha detto Giuseppe Vicari di Brancaccio, che è una iniziativa lanciata assieme ai sindaci delle regioni che si affacciano nel Mediterraneo -. La Torre diventerà un luogo di incontro tra noi e i giovani che vengono dal Medio Oriente nell’ottica della piena valorizzazione degli scambi interculturali sui temi di accoglienza, impegno civico, fede, comunità e dialogo”. “Per adesso sono ospite del Centro e faccio parte della Fondazione Giovanni Paolo II – ha aggiunto Tina Hamalaya, originaria del Libano -. Ogni anno con il Consiglio organizziamo incontri formativi e di scambio interculturale molto belli. È per me una gioia essere a Palermo”.
“La nascita del nuovo spazio di aggregazione giovanile è stata possibile grazie al contributo di istituzioni pubbliche e private – ha detto Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro -. Ancora una volta, dimostriamo con questa opera che questa comunità, da 30 anni, ha iniziato un percorso di riscatto dalla mafia che la soffocava e che, grazie al sacrificio del beato Giuseppe Puglisi, ha ritrovato la dignità del vivere civile e legale. In questo spazio, si potranno incontrare i nostri giovani con altri giovani stranieri grazie alla Fondazione Giovanni Paolo II. Inoltre, ci saranno delle postazioni informatiche dove i giovani, con il progetto di WebTv, scriveranno per raccontare le notizie sul quartiere ma anche sul resto della città. Per troppo tempo ci siamo sostituiti come adulti a loro che, oggi, hanno bisogno di concretizzare le loro potenzialità, esprimendosi attraverso diversi strumenti”.

La sala di coworking della Torre Pollastra (Ph. Roberto La Barbera)

“Come diceva padre Pino Puglisi – ha affermato l’arcivescovo don Corrado Lorefice – non possiamo avere la presunzione di risolvere tutti i problemi ma dobbiamo dare dei segni importanti e significativi che fanno germinare le coscienze. Insieme contribuiremo a valorizzare questo spazio che è dedicato ai giovani. Questi hanno una ricchezza unica e straordinaria che va valorizzata, accompagnata e sostenuta da noi adulti. Sull’esempio del beato Puglisi, se piccoli e grandi si metteranno in gioco insieme, nell’ottica dello scambio intergenerazionale, si potranno raggiungere buoni risultati”.
“Esprimo il mio grande apprezzamento – ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla – per l’attività del Centro Padre Nostro in un quartiere in cui stanno convergendo le attenzioni positive di tante persone: donatori, associazioni e istituzioni. Il Comune, dopo che si è impegnato nel recupero del finanziamento per l’asilo, adesso si impegnerà pure per la realizzazione della piazza che sarà di fronte. Inoltre, sono in corso d’opera diversi progetti per tutta la Costa Sud e per la riqualificazione di tutta la rete idrico fognaria di questa parte della città”. 

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