PALERMO. L’asilo nido a Brancaccio, dedicato a don Pino Puglisi, adesso si può fare. Sbloccato l’iter di realizzazione con l’ok del Consiglio comunale alla variante urbanistica che consentirà al progetto di passare alla fase delle osservazioni pubbliche: sei mesi quelli previsti, al termine dei quali si andrà al progetto esecutivo e quindi ai lavori.
L’opera è fortemente voluta dal Centro Padre Nostro. Il presidente, Maurizio Artale, aveva lanciato un appello ai nostri microfoni per l’eccessiva lentezza dell’iter burocratico che aveva portato a perdere i fondi inizialmente previsti. Da qui la scelta dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla di attingere i 3,8 milioni di euro dal Pon 2014-2020, salvando l’opera. Oggi il presidente Artale esprime soddisfazione per il via libera del Consiglio comunale. “Oggi è un giorno importante per i bambini e le mamme di Brancaccio – dice Artale -. Si avvicina sempre più la realizzazione dell’asilo nido nel quartiere fortemente voluto dal beato Giuseppe Puglisi e benedetto da Papa Francesco. Ma soprattutto è una iniezione di fiducia e speranza per tutti i volontari del Centro Padre Nostro che ci fa ‘attestare’ che se credi in quello che fai e ti lasci ispirare da persone come il beato Puglisi il tuo sacrificio è ben riposto“.
L’asilo sorgerà su un’area diversa da quella prevista dal Piano regolatore, dal momento che i vincoli per l’esproprio sono scaduti. I quasi 2.300 metri quadrati individuati dal nuovo progetto sono invece di proprietà comunale e consentiranno di ospitare 55 bambini, di cui 19 fino a 12 mesi e 36 dai 12 ai 36 mesi. “L’auspicio, adesso, è quello di bandire i lavori entro giugno, con l’obiettivo di far partire le opere a ottobre“, dichiara il sindaco Lagalla.