PALERMO. “Se noi, adolescenti del 2025, siamo qui a ricordare gli orrori del passato, non è solo grazie alla scuola e ai professori che ci insegnano la storia, ma anche grazie a persone come lei, o come Liliana Segre o Sami Modiano, che non avete mai rinunciato alla vostra missione di testimoniare gli orrori di quegli anni e a raccontare anche per chi non ce l’ha fatta.”
È il passaggio più toccante della lettera ad Edith Bruck, testimone della Shoah, scritta da studentesse e studenti della Terza C dell’Istituto Comprensivo “Giuliana Saladino” di Palermo.
“Durante la settimana dedicata alla preparazione delle attività in occasione della Giornata della Memoria – continuano nella missiva – abbiamo svolto delle ricerche per conoscere le storie di chi ha vissuto l’orrore della Shoah. Oltre alle numerose vittime senza nome, ce ne sono altre che hanno messo a disposizione dell’umanità la loro testimonianza al fine di conoscere e di non dimenticare. Ci ha colpito la sua forza di continuare a raccontare il grande ‘peso’ delle sofferenze di quel mostruoso periodo storico. Per caso ci siamo imbattuti nei suoi versi: «Nascere per caso, nascere donna, nascere povera, nascere ebrea è troppo in una sola vita».”
Infine studentesse e studenti hanno invitato Edith Bruck a visitare la scuola Saladino e ringraziandola per la sua testimonianza le hanno chiesto perdono: “Per tutto il male che ha subito, come ha fatto Papa Francesco nel 2021 con parole per noi molto emozionanti: «Perdono, Signore, a nome dell’umanità».”
Alla lettera, la scrittrice ha risposto ricordando il valore della memoria da trasmettere alle nuove generazioni. E ha scritto così in una mail: “Grazie a tutti, un affettuoso abbraccio ai professori e ai ragazzi, sapere è molto importante per il loro futuro. Edith”.