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martedì, 4 Marzo 2025
HomeCronacaPeriferieGiornata della Memoria. I bambini della scuola Saladino del Cep scrivono a Edith Bruck

Giornata della Memoria. I bambini della scuola Saladino del Cep scrivono a Edith Bruck

L'invito a visitare la scuola e le parole di perdono ricordando quanto disse Papa Francesco nel 2021

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PALERMO. “Se noi, adolescenti del 2025, siamo qui a ricordare gli orrori del passato, non è solo grazie alla scuola e ai professori che ci insegnano la storia, ma anche grazie a persone come lei, o come Liliana Segre o Sami Modiano, che non avete mai rinunciato alla vostra missione di testimoniare gli orrori di quegli anni e a raccontare anche per chi non ce l’ha fatta.”

È il passaggio più toccante della lettera ad Edith Bruck, testimone della Shoah, scritta da studentesse e studenti della Terza C dell’Istituto Comprensivo “Giuliana Saladino” di Palermo

“Durante la settimana dedicata alla preparazione delle attività in occasione della Giornata della Memoria continuano nella missivaabbiamo svolto delle ricerche per conoscere le storie di chi ha vissuto l’orrore della Shoah. Oltre alle numerose vittime senza nome, ce ne sono altre che hanno messo a disposizione dell’umanità la loro testimonianza al fine di conoscere e di non dimenticare. Ci ha colpito la sua forza di continuare a raccontare il grande ‘peso’ delle sofferenze di quel mostruoso periodo storico. Per caso ci siamo imbattuti nei suoi versi: «Nascere per caso, nascere donna, nascere povera, nascere ebrea è troppo in una sola vita».”

Infine studentesse e studenti hanno invitato Edith Bruck a visitare la scuola Saladino e ringraziandola per la sua testimonianza le hanno chiesto perdono: “Per tutto il male che ha subito, come ha fatto Papa Francesco nel 2021 con parole per noi molto emozionanti: «Perdono, Signore, a nome dell’umanità».”

La lettera integrale dei bambini del Cep

Alla lettera, la scrittrice ha risposto ricordando il valore della memoria da trasmettere alle nuove generazioni. E ha scritto così in una mail: “Grazie a tutti, un affettuoso abbraccio ai professori e ai ragazzi, sapere è molto importante per il loro futuro. Edith”.

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