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martedì, 4 Marzo 2025
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“Ice” e gli altri cani dell’associazione Pachanama nella scuola Cavallari: l’inclusione attraverso la pet therapy

Il progetto Amici-Animali tocca il quartiere Settecannoli: avrà inizio il prossimo 14 febbraio e vedrà in atto l’intervento di uno speciale terapista a favore dei bambini delle classi prime della scuola primaria

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
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PALERMO. “Un’ennesima sfida per noi si è presentata all’alba di questi giorni: garantire un’autentica inclusione e favorire una permanenza a scuola caratterizzata da benessere psico-fisico e globale”. Lo dice Margherita Maniscalco, dirigente della direzione didattica F.S. Cavallari, presentando il progetto Amici-Animali che avrà inizio il prossimo 14 febbraio e che vedrà in atto l’intervento a favore dei bambini delle classi prime della scuola primaria di uno speciale terapista.

Sarà, infatti, Ice ad entrare dal portone principale portando festosa la sua coda tra i banchi di scuola. Lui, come anche altri cani dell’associazione palermitana Pachanama, associazione sportiva dilettantistica, fondata da Marianna Raneri,  che si occupa di attività cinofile di svariata natura: sportiva, ricreativa e assistenziale, non sono nuovi a queste iniziative: hanno già animato, insieme all’equipe di professionisti che realizzano programmi di intervento quali Attività Assistite con gli Animali (AAA), Attività Educative Assistite (AAE), e Terapie Assistite con gli Animali (AAT), comunità di anziani e case di riposo, sono entrati in altre scuole ma anche nelle carceri e negli ospedali, nelle comunità di disabili  sia fisici sia psichici. Ogni occasione, dal 2007 ad oggi, è stata motivo di crescita e di benessere.

“L’animale, infatti, – si legge nel dossier di presentazione dell’associazione – interagendo in maniera immediata e naturale, privo dei pregiudizi e atteggiamenti giudicanti della razza umana, stimola la comunicazione e favorisce i meccanismi di interazione con gli altri, migliora i disturbi di comportamento e gli aspetti cognitivi. Giocare e ridere con un cane lega il gesto con il movimento, la motivazione alla curiosità e l’intenzione all’azione”. Favorisce così continuando, “il raggiungimento di uno stato di benessere generale e di rilassatezza psico-fisica, il controllo dell’aggressività, il miglioramento della capacità di attenzione ma anche il controllo dell’emotività, l’instaurazione di un rapporto empatico con un altro essere vivente, l’accrescimento dell’autostima e l’ acquisizione di maggior sicurezza e fiducia, l’accrescimento della capacità di entrare in relazione con gli altri, capacità di partecipare ai giochi e di assumere dei ruoli sociali ”.

Il percorso di Pet Therapy, quindi, che inizierà tra pochissimi giorni sarà un intervento a favore dei più piccoli del quartiere Settecannoli, quartiere di periferia, “in cui – così la preside – non sempre c’è modo di fare esperienza di questo tipo”.

Sarà un’altra declinazione della mission della scuola che già in passato, docenti e dirigente in prima fila,  si è adoperata con diversi progetti – Nessuno resta indietro, All inclusive: diversi, ma anche simili…in fondo unici –  al fine di garantire a tutti un percorso di crescita sicuro, responsabile, autonomo e soprattutto rispettoso dell’altro. “La pratica e la cultura inclusiva rappresentano, già da tempo, il file rouge che caratterizza la mission del collegio guidato da una vision impregnata da una leadership democratica, partecipata ed inclusiva, ma soprattutto attenta al ben – essere di tutti/e”.

Adesso, insieme ai docenti e alla dirigente, ci sarà ance Ice  nella mattina del 14 a rispondere all’appello con la certezza, prendendo in prestito le intuzioni di due filosofi, che  ”Gli occhi di un animale hanno il potere di parlare un grande linguaggio”  e che  “L’affetto per un cane dona grande forza all’uomo”.

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