PALERMO. Un primo tassello verso la consegna dei lavori per la riqualificazione dell’asilo nido “Alessandra Parisi” nel quartiere Borgo Vecchio a Palermo è stato posto con un sopralluogo dove hanno partecipato l’assessore comunale all’edilizia scolastica Aristide Tamajo, l’architetta Brigida Sanfilippo (RUP), il direttore dei lavori Geom. D’Amico e alcuni rappresentanti COIME.
“Negli anni – dichiarano i consiglieri dell’Ottava Circoscrizione Salvatore Palumbo e Alessandro Benincasa, presenti alla verifica dello stato dei luoghi – si sono susseguiti proclami che hanno solo illuso le speranze della cittadinanza ed in particolare quelle dei residenti del Borgo Vecchio, che da troppo tempo attendono la riapertura dell’asilo nido.
Il finanziamento per la ristrutturazione dell’immobile conferma, nei fatti, la volontà politica dimostrata da questa amministrazione nel dare avvio alla riqualificazione di un contesto urbano, della rigenerazione sociale e della rivitalizzazione economica, che riveste un ruolo strategico nella nuova concezione del waterfront di Palermo. Restituire la struttura all’intero quartiere del Borgo Vecchio significa restituire fiducia nella buona politica.”
“Un incontro evidentemente ‘selettivo’, che ha escluso il Presidente ed il Consiglio dell’Ottava Circoscrizione. Ciò avveniva nonostante l’Assessore Tamajo avesse preso parte, il 4 dicembre 2024, ad una partecipatissima seduta del Consiglio dell’Ottava Circoscrizione incentrata proprio sulla riapertura dell’ex asilo, alla presenza degli studenti dell’Istituto Einaudi – Pareto, del collettivo 90100 e di alcune studentesse dell’Università degli Studi di Palermo: una comunità di cittadini attivi che vuole contribuire al bene comune della città”, commentano invece i consiglieri del PD in Ottava Circoscrizione, Mari Albanese ed Emanuele Marino.
“Denunciamo con fermezza il metodo opaco con cui l’Amministrazione comunale sta gestendo il futuro
dell’ex Asilo Alessandra Parisi al Borgo Vecchio. È inaccettabile che la delega all’istruzione venga utilizzata come strumento di esclusione politica, ignorando il ruolo della Circoscrizione quale organo istituzionale di riferimento per il territorio”, ha detto Albanese.
“Pur ribadendo la necessità che questa struttura torni a essere un presidio educativo e sociale essenziale per il quartiere, non possiamo accettare che questioni di interesse pubblico vengano gestite con logiche di parte. Riteniamo questa modalità di gestione una grave mancanza di rispetto istituzionale e un tentativo palese di politicizzare un tema che dovrebbe essere affrontato con responsabilità e nell’interesse della comunità”, ha detto Marino.
“Chiediamo che l’Amministrazione ponga fine a queste pratiche divisive e garantisca un reale
coinvolgimento di tutte le istituzioni nel percorso di recupero dell’ex Asilo Alessandra Parisi. La città non può più tollerare decisioni prese nelle stanze del potere, senza una reale condivisione col territorio”, concludono Albanese e Marino.
“Esprimiamo – anche a nome di tutto il Consiglio dell’Ottava Circoscrizione – il condiviso auspicio che l’immobile di proprietà comunale ‘ex Asilo Alessandra Parisi’ al Borgo Vecchio torni a essere, nel più breve tempo possibile, un fondamentale riferimento educativo e sociale sul territorio“, dichiarano il presidente ed il vice presidente dell’Ottava Circoscrizione, Marcello Longo e Nicola Glorioso.
“In merito, avendo appreso che l’Assessorato ai Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Palermo ha effettuato un sopralluogo ‘per la verifica dello stato dei luoghi’, i medesimi si attendono un adeguato coinvolgimento istituzionale e territoriale in relazione ai programmati interventi di manutenzione straordinaria.
Invero, è notorio come la Presidenza e l’intero Consiglio dell’Ottava Circoscrizione abbiano promosso e sollecitato, in tutte le opportune sedi istituzionali (in primis con l’Assessorato con delega ai Servizi scolastici), la restituzione alla Città dell’ “Ex Asilo Alessandra Parisi” quale obiettivo prioritario dell’azione politico-amministrativa della Città di Palermo”, concludono Longo e Glorioso.
