PALERMO. L’asilo nido di Brancaccio “I piccoli di padre Puglisi” non nascerà nel 2025. Salta infatti il suo inserimento dall’elenco annuale delle opere pubbliche da realizzare. A pochi giorni dall notizia dell’approvazione del progetto dalla giunta comunale. Lo annuncia la famiglia del beato don Pino Puglisi, assieme al presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale in un comunicato in cui ribascono che “la mafia ringrazia sentitamente!”.
“Premesso che il distinguo è obbligatorio e che, quindi, quando parleremo di maggioranza e di opposizione all’interno del Consiglio Comunale, non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio. C’è un solo fatto incontrovertibile – si legge nella nota -. Oggi il Consiglio Comunale, per volontà della maggioranza e dell’opposizione che fa politica scendendo in piazza con le mani sui fianchi, non ha approvato l’inserimento nell’elenco delle opere pubbliche da realizzare, per la prossima annualità, dell’Asilo Nido di Brancaccio “I Piccoli di padre Puglisi”, tanto voluto dal Beato Giuseppe Puglisi. Pertanto, a noi familiari del Beato Giuseppe Puglisi sorge spontanea una domanda: chi ha interesse a non costruire l’Asilo Nido a Brancaccio? La risposta, parimenti alla domanda, nasce spontanea: LA MAFIA!”.
I familiari del beato scandiscono il tempo: “Abbiamo atteso 25 anni per arrestare Totò Riina, 43 anni per Bernardo Provenzano, 30 anni per Matteo Messina Denaro e 31 anni per la costruzione dell’Asilo Nido… che purtroppo non vedrà luce”. E si chiedono: “Come mai tutto questo tempo per affermare semplicemente i diritti dei bambini, legalità e giustizia?”. “In 31 anni si sono avvicendate al Governo di questa città tutte le forze politiche dell’Arco Costituzionale, si sono avvicendati nel Governo dell’Arcidiocesi di Palermo Cardinali e Vescovi ma questo asilo ancora non sorge”.
Piccata la riflessione della famiglia: “Ora potete trovare tutte le scuse che l’ingegno umano può partorire, potete fare appello al politichese o al populismo, potete anche richiamare la schiera corporativa e infinita dell’antimafia e della legalità… ma, mentre voi gridate e sgomitate nel mettere sul piatto le vostre giustificazioni, la MAFIA alleva bambini alla propria scuola, sussurrando parole di vendetta contro quella parte minuscola delle istituzioni e degli uomini, come il nostro caro Pino, che hanno tentato di sconfiggerla”. Riferendosi alla politica comunale, la nota continua: “La maggior parte del popolo siciliano è affamato di mafia e voi, con il vostro atteggiamento e comportamento, con l’ignavia che vi ha contraddistinto in questi 31 anni, ne stuzzicate l’appetito”.
“Gaetano Puglisi, il fratello maggiore di Pino, non ha avuto questo dono di vedere costruire l’Asilo Nido a Brancaccio; Franco, fratello più piccolo di Pino, spera di vederlo realizzare, ma il suo stato di salute non depone a suo favore e, quindi, forse, (ci auguriamo di no), non lo vedrà neanche lui! Il resto della famiglia continuerà a ‘sperare’ e non possiamo farne a meno, proprio in questo anno Giubilare, indetto da Papa Francesco sulla Speranza. Ma sappiate che per tutti quelli che in questi 31 anni non ne hanno permesso la realizzazione, non ci sarà Porta Santa che li perdonerà. Tutti possiamo attraversare la Porta Santa che non è un luogo fisico, è Cristo. Ma di una cosa siamo certi perché l’ha detto lo stesso Gesù: “chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accogli me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa una macina girata d’asino al collo e fosse gettato negli abissi del mare”. Infine, l’invito a contare il numero di bambini che “in 31 anni si sono consegnati alla mafia!”.