PALERMO. Un corteo festoso di bambine e bambini dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini”, con le loro famiglie, i docenti, e la preside Antonella Di Bartolo ha attraversato le vie del quartiere Sperone, per dire no ad ogni forma di violenza, e promuovere i diritti delle donne.
L’iniziativa in occasione della Festa delle donne è stata voluta dalla dirigente scolastica, e supportata e organizzata con il presidente della Seconda Circoscrizione Giuseppe Federico. Un flash mob ha animato la lunga carovana durante il tragitto davanti al cantiere dell’asilo nido di via XXVII Maggio fermo da quattro mesi, avviato dopo lunghe battaglie e nuovamente abbandonato dopo alcune irruzioni avvenute al suo interno.
“Diciamo insieme: l’asilo dov’è?“ ripete e chiede a gran voce la preside Di Bartolo animando il grande corteo di genitori, bambini e docenti. Una voce che chiede e pretende il rispetto dei diritti delle donne dello Sperone. Come i servizi alla prima infanzia che sono un tassello fondamentale per la loro autodeterminazione. La voglia di mettersi in gioco e prendere un titolo di studio avviando processi di liberazione da dinamiche di dipendenza economica e affettiva.
Un corteo dal significato molto profondo fatto di simboli e di battaglie. Come il cuore che tiene in mano la preside, e porta in alto come uno stendardo, che è stato realizzato dagli studenti del carcere di Caltagirone. Un mantello rosso, simbolo dell’amore, cucito dalle ragazze e dai ragazzi della scuola media del suo Istituto, e una maglietta bianca dov’è raffigurata Malala, attivista pakistana, Premio Nobel per la Pace, che si è battuta per il diritto all’istruzione.
“Un corteo voluto fortemente dalle mamme della scuola. Abbiamo invaso le strade dello Sperone con un fiume d’amore”, dice il presidente della Seconda Circoscrizione Giuseppe Federico. “Un omaggio alle donne schierandoci apertamente contro ogni forma di violenza. Certamente non mancheranno altre sorprese per questa parte di città che noi amiamo.”
“L’amore per me è soprattutto rispondere al male con il bene. Sapere dire di no. Sapere dire di no è amore”, dice Antonella, genitore nella scuola dello Sperone.
“L’amore è quello che muove la vita, che ti dà la forza di affrontare le difficoltà, di alzarti la mattina, di vivere un nuovo giorno”, dice Giuseppe, genitore nella scuola dello Sperone. “L’amore anche per il territorio, per i bambini, i servizi, anche per i sacrifici. Oggi festeggiamo un momento di gioia in un territorio che se anche è afflitto da molti problemi e da molte difficoltà vuole vivere, vuole reagire. Un territorio abitato da persone perbene. Un modo per dire il nostro si, alla vita, e dire no a tutte quelle che sono le forme di criminalità, delinquenza e devianza minorile. Qualcosa per cui valga la pena lottare.”
“Amore è rendere felici i nostri bambini e le loro famiglie. Amore è stare in pace con tutti”, concludono i maestri Salvo e Valeria dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini”.