MESSINA. Donare bellezza attraverso l’arte, per contribuire, in modo concreto, alla riqualifica del Fondo Saccà, un’area della periferia di Messina interessata da un importante progetto di rigenerazione urbana e riconvertita secondo principi di sostenibilità ambientale: è questo l’obiettivo de “Il Mosaico delle Meraviglie”, un’iniziativa promossa da Birra Messina Cristalli di Sale con il patrocinio del Comune di Messina e realizzata con l’importante collaborazione di Fondazione Me.S.S.In.A. edell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO (AIGU), affinché la forza della bellezza possa essere d’ispirazione e generare altra bellezza, permettendo a tutti di riscoprire la Meraviglia che risiede nelle cose inaspettate e straordinarie.
Birra Messina Cristalli di Sale ha voluto così riunire idealmente tutta la Sicilia in un’opera artistica collettiva, dedicata alla collettività, coinvolgendo 9 maestri della ceramica provenienti da 8 località dell’isola: Melinda Alaimo – Palermo; Maria Grazia Bonsignore – Monreale (PA); Paolo Caravella – Burgio (AG); Antonio Fratantoni – Santo Stefano di Camastra (ME); Giuseppe Manganello – Collesano (PA); Magda Masano – Catania; Nicolò Morales – Caltagirone (CT); Liborio Palmeri – Sciacca (AG); Salvo Scherma – Palermo.
Riqualificare la periferia con l’arte a Messina
Il “Mosaico delle Meraviglie” è stato presentato questa mattina alle Istituzioni locali e alla comunità del Fondo Saccà. Il mosaico celebra l’antica arte dei ceramisti siciliani e la loro capacità costante di innovarsi. Un progetto di rilievo che ha riunito visioni e talenti, associazioni e artisti locali, con l’obiettivo di riqualificare il territorio facendo riscoprire il significato della “meraviglia” – intesa come sintesi tra arte, cultura, tradizione e sperimentazione – a tutti coloro che sono in grado di riconoscerla, anche in quei luoghi inaspettati, come Fondo Saccà.
“La bellezza è un’esperienza capace di espandere il potenziale emozionale, affettivo e cognitivo di ogni persona e dei loro immaginari; proprio per questa ragione può diventare occasione educativa, via per migliorare le condizioni di vita. La bellezza ha un grande potenziale di trasformazione, perché capace di generare metamorfosi territoriali, sociali e urbane – dichiara Gaetano Giunta, Fondatore e Responsabile del piano strategico Fondazione Me.S.S.In.A. –. Il “Mosaico delle Meraviglie” conclude un importante programma per la riqualificazione e sicurezza delle periferie urbane che ha permesso ad oltre 650 persone che vivevano nelle baraccopoli centenarie di Messina di andare a vivere in una casa scelta e poco meno di metà di esse in una casa di proprietà. L’opera completa la riqualificazione di un’area che, dopo lo sbaraccamento, è stato trasformato in un polo educativo e di sperimentazione: uno dei “Parchi della Bellezza e della Scienza”, legato ai temi delle bio-architetture e dell’ingegneria sostenibile”.
Nove ceramisti siciliani decorano 300 piastrelle
Birra Messina ha chiesto ai 9 ceramisti siciliani di reinterpretare e raccontare in chiave moderna elementi della tradizione, ispirandosi alle loro città d’origine, per rendere tributo alla Sicilia attraverso la creazione di un’opera corale, realizzata con 300 piastrelle decorate a mano, su una superficie di oltre 10 metri quadrati. Le singole opere, che insieme compongono i tasselli di un grande mosaico, evocano l’indissolubile legame che gli artisti hanno con le loro città.
L’installazione di Birra Messina rappresenta un vero e proprio viaggio all’insegna della bellezza siciliana, attraverso la reinterpretazione di architetture ed elementi distintivi e iconici delle proprie città. Dalla raffigurazione dei 4 Canti di Palermo da una prospettiva innovativa, agli elementi ornamentali che rievocano la chiesa della Collegiata di Monreale; dalla rivisitazione dei simboli tipici della città di Catania e del rosone della Basilica minore di San Pietro di Collesano alla stanza di Ruggero del Palazzo Reale di Palermo come fonte di ispirazione. Il Mosaico delle Meraviglie, come un potente caleidoscopio, restituisce in chiave contemporanea colori e simboli della storia e del territorio: dagli elementi che omaggiano la maiolica classica di Santo Stefano di Camastra, fino agli antichi decori settecenteschi di Burgio; dai classici riferimenti in turchino e blu caratteristici della produzione di Caltagirone fino alla rivisitazione dell’accartocciato d’acanto di Sciacca riproposto in una sovrapposizione tridimensionale.