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giovedì, 6 Marzo 2025
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Una palestra popolare apre a Danisinni: così contrasta il disagio giovanile

L'iniziativa rivolta ai ragazzi del quartiere. Praticheranno boxe e Muay Thai. Lo spazio nasce all'interno del Villaggio circolare che sta prendendo forma nell'area adiacente alla parrocchia. L'iscrizione è gratuita

Yuri Testaverde
Yuri Testaverde
Ha studiato Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma. Impegnato nel mondo sociale, è stato membro attivo di diversi progetti in ambito socio-politico tra Roma e Palermo, dove ha curato le pubbliche relazioni per il network RenUrban. Dal 2018 collabora con il mensile Cntn e, da ottobre 2020, con "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Alessandra è un istruttrice, allena pugili a due passi da via Libertà, a Palermo, da oggi donerà il suo tempo e le sue tecniche ai bambini di Danisinni. Per loro farà da trainer nella palestra popolare di una delle periferie sociali della città, dopo aver conosciuto il parroco, fra’ Mauro Billetta ed essersi innamorata del progetto di rigenerazione urbana in corso.
La palestra, intitolata al beato Pino Puglisi, sorge all’interno dei nuovi locali della Comunità di Danisinni ETS, nell’area adiacente alla Chiesa di Sant’Agnese, dove sta prendendo forma il “Villaggio Circolare”. Questo progetto più ampio prevede anche la creazione di officine artistiche e artigianali e di un’area aggregativa per i giovani. A guidare l’iniziativa sono Tito Mazzola, ex atleta e punto di riferimento della boxe in Sicilia, e il maestro Nicola Caravello, figura di spicco della Thai boxe nell’isola, assieme a Maurizio Abbate, ex atleta.

Per garantire l’avvio della palestra e l’acquisto delle attrezzature necessarie, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi. All’interno dello spazio si praticherà la disciplina della boxe ma anche quella del Muay Thai. “La gente potrà iscriversi gratuitamente – spiega l’istruttrice Martina Mazzola, poco più di vent’anni – qui non abbiamo bisogno di soldi per essere felici o allenarci, l’obiettivo è quello di poter dare una speranza a chi di speranza ne ha poca. Io sono stata aiutata tantissimo da questo sport, penso fermamente che possa aiutare realmente ne ha bisogno”. Le fa eco fra’ Mauro Billetta: “Per iscriversi basta portare un certificato medico di idoneità all’attività sportiva. Così sarà possibile frequentarla gratuitamente. Questa palestra è una risposta a uno dei bisogni del quartiere. L’alternativa è la strada. Ma noi crediamo che per i ragazzi sfogare qui la loro energia possa essere più educativo, dal momento che seguiti dai loro allenatori possono conoscere la parte più nobile di queste discipline”.

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