PALERMO. L’agricoltura biologica come supporto per i ragazzi con disabilità. È questo il senso dei progetti Lab360 e Diversamente orto. Due iniziative sviluppate dalla Cooperativa Liberamente e dall’associazione Coltivare Bio Naturale. Realtà impegnate nell’inclusione sociale e nell’agricoltura biologica.
Un’agricoltura sostenibile e che lavora in armonia con la natura sono i passi da cui muove l’esperienza dell’associazione Coltivare Bio Naturale. La convinzione di partenza, invece, è che “dove ci sono delle disabilità per noi possono essere delle risorse“. Lo spiega il presidente Luigi Rotondo. “Tutto sta nel capire e canalizzare queste risorse nella maniera corretta. Ultimamente abbiamo intrapreso questo rapporto di partenariato con la cooperativa Liberamente con cui stiamo portando avanti tantissime iniziative molto interessanti: Lab360 prevede diversi laboratori ed è diventata anche la sede nostra del progetto Biolab che già è partito da qualche anno e vede coinvolti un gruppo di ragazzi con problemi dello spettro autistico e che oggi si ritrovano non solo ad aver acquisito tutta una serie di competenze e di autonomie anche domestiche, nella trasformazione dei prodotti, ma anche ad avere un inserimento sociale e lavorativo grazie alla nostra presenza al mercato a Villa Filippine“.
Poi, c’è l’altra iniziativa che l’associazione porta avanti con la cooperativa Liberamente, che è “Diversamente orto”: Vede coinvolti ragazzi con disagio sociale e che vengono formati, con la speranza di riuscire a creare per loro un’impresa agricola. “Dalla coltivazione speriamo di poter raggiungere l’obiettivo di dare loro un futuro lavorativo“, dice Rotondo. Al momento è possibile sostenere il progetto grazie agli ortaggi che attraverso la formazione i ragazzi stanno coltivando e raccogliendo. “Noi possiamo fare avere a casa delle cassette con quegli ortaggi. Acquistando i loro prodotti si ha modo di sostenere questo progetto“.