MESSINA. Martedì 5 febbraio è stato all’insegna del “monocolore”, mercoledì 6, invece, è stata la giornata dell’“elegance”, giovedì 7 si sono abbigliati seguendo la regola dei “mestieri con l’iniziale del proprio nome”, giovedì è stata la volta dei personaggi dei cartoni, film e serie tv. Il vintage la parole d’ordine per venerdì 9. Così il carnevale nell’Istituto Comprensivo Giardini di Giardini Naxos.
“Nell’ambito delle attività didattiche che la nostra scuola – così il dirigente scolastico William D’Arrigo descrive l’iniziativa – ha progettato all’interno del proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ha trovato spazio anche un momento dedicato al Carnevale. Infatti, dal 5 al 9 febbraio, tutti gli alunni e le alunne, tutti gli studenti e le studentesse sono stati impegnati in attività, ciascuna curvata alla propria età: una sfilata per le vie delle due cittadine joniche ha coinvolto i più piccoli dell’infanzia e delle prime classi della primaria, una descrizione dei propri costumi con relativa sfilata e assegnazione di premi agli alunni delle classi terze, quarte e quinte della primaria e la Carnival Fashion Week (I edizione) per gli studenti della scuola secondaria.
Gli alunni e le alunne – così a descrizione dell’iniziativa – sono stati invitati con un breve preavviso, ad indossare, secondo un tema assegnato giornalmente, i panni di personaggi di cartoni animati, film o serie tv, a scegliere abiti vintage rappresentativi di varie epoche storiche e abiti eleganti, ad immedesimarsi in mestieri la cui iniziale corrispondesse a quella del loro nome”.
Una Carnival Fashion Week che comunque, oltre ad essere un’occasione di divertimento in pieno spirito carnascialesco, è valsa agli studenti la possibilità “di sviluppare anche competenze imprenditoriali e le competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturali”.
“Altro obiettivo pedagogico della Carnival Fashion Week – continua il dirigente – quello di sollecitare le competenze imprenditoriali e il problem solving degli studenti e delle studentesse. Infatti, l’attività prevedeva che la tematica su cui impostare il proprio costume venisse proposta ai ragazzi solo il giorno prima, lasciando loro poco tempo per organizzare il proprio outfit”.
Per gli studenti è stata anche una settimana dedicata ad esplorare la propria personalità e a manifestarla. “Alla ricerca dell’originalità: ogni giorno dovevamo cercare negli armadi per trovare e inventare i diversi outfit a tema”: dice un’alunna della scuola. “Questa settimana – così un altro studente – mi ha dato la possibilità di esprimere il mio concetto di abbigliamento: personalità e creatività, il mio stile!”.
“Molta la soddisfazione – così la docente Ferrero – da parte sia del dirigente scolastico che del personale docente rispetto alla risposta degli studenti: tutti hanno perfettamente compreso che si trattava di un’attività scolastica e, pertanto, anche se all’interno di una cornice sicuramente allegra e simpatica, tutti sono riusciti brillantemente ad affrontare le cinque tematiche proposte”.
Un altro modo per fare scuola e un altro modo per divertirsi: una scuola che insegna in allegria e dove allegramente si impara. Un’altra metodologia inclusiva che dice come è possibile rispondere alle esigenze pedagogiche e didattico-educative senza trascurare la personalità e la creatività di ogni studente, senza trascurare il bisogno propriamente umano di divertirsi e di conoscere.