PALERMO. Si è svolto in questi giorni a Palermo, l’incontro formativo sulla “Prevenzione al bullismo e al cyberbullismo e Utilizzo dei social network“, rivolto agli studenti di diversi Istituti scolastici, proposto dal Laboratorio di criminologia e sociologia forense CESFAT, a cui hanno partecipato varie associazioni di volontariato.
“Oggi, con l’avvenuta espansione delle piattaforme e la diffusione degli smartphone, il ruolo del web è cambiato profondamente e parlarne con i ragazzi non è mai una cosa semplice e scontata, specie se devi dire loro che è assurdo chiamare i network ‘social’ quando da un punto di vista relazionale di sociale i ‘network’ non hanno proprio nulla”, spiegano gli organizzatori.
“Tanti anni fa ci dissero che, con l’avvento di Internet avremmo assistito ad un cambiamento epocale nella ‘comunicazione’ e nella ‘relazione’, in realtà un cambiamento c’è stato. Il web non solo ha modificato il nostro modo di comunicare e di relazionarci con l’altro, ma ha creato un nuovo concetto di ‘spazio’ e di ‘tempo’, quello che Manuel Castels, sociologo spagnolo, ha chiamato ‘spazio dei flussi’. Che, non è lo spazio descritto dalla fisica o dalla geometria con limiti e confini ben definiti, ma un ‘perimetro virtuale’ dove il concetto di spazio non scompare, ma si ‘ri-crea’, si ‘ri-struttura’, per diventare un ‘non-luogo’, uno spazio dove la gente si nutre di connessioni senza mai incontrarsi“.
Proprio per questo l’uso dei social e la diffusione dei dati personali nel mondo virtuale può comportare gravi rischi per la sicurezza. Gli incontri che il CESFAT porta avanti nelle scuole già da molti anni vogliono sensibilizzare gli studenti all’uso corretto dei social e chiarire le conseguenze penali e civili a cui vanno incontro quando il web viene utilizzano in modo improprio.
I primi incontri hanno visto la partecipazione con grande interesse degli studenti delle classi seconde, della Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo Statale Renato Guttuso e dei ragazzi dell’Istituto Pubblico Paritario Format di Palermo.
Hanno partecipato le associazioni di volontariato A.R.U. Asset Risorse Umane, A.N.S. Associazione Nazionale Sociologi, il G.A.C.I. Guardie Ambientali Comando Italia e l’I.H.R.C. International Human Rights Commission Regione Sicilia (Osservatorio per il monitoraggio, prevenzione e contrasto della violenza sulle donne, bambini e adolescenti).
Hanno relazionato il criminologo ANCRIM e Tenente Colonnello del Corpo Nazionale delle Guardie Ambientali GACI, direttore del CESFAT Andrea Torcivia. Il sociologo relazionale, professional counselor e vice presidente Asset Risorse Umane Vincenzo Torricelli e l’avvocato civilista, esperto in Diritto di Famiglia e dei Minori Sebastiano Migliore. L’Ufficiale in quiescenza dell’Arma dei Carabinieri Rosario Merenda e il National Expert IKMI e Istruttore di Krav Maga Mauro Labita.