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venerdì, 25 Aprile 2025
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Da Libera cibo e vestiti per i lavoratori nella baraccopoli distrutta dall’incendio a Campobello di Mazara

Appello alle istituzioni: "Trovare una soluzione confacente per l'alloggio di queste persone che non sono né clandestini e né profughi ma lavoratori stagionali stranieri"

CAMPOBELLO DI MAZARA. I presìdi locali di Libera hanno distribuito beni di prima necessità – cibo, coperte, vestiario e scarpe – a persone che nell’incendio della baraccopoli a Campobello di Mazara hanno perduto tutto e in cui un ragazzo di 30 anni, originario del Senegal, Omar, ha perso la vita. Un’iniziativa possibile grazie alla generosità di tante persone di Marsala e di Mazara del Vallo. “Sappiamo perfettamente che non abbiamo risolto alcun problema, che le esigenze fondamentali sono altre, ma intanto questo potevamo fare e questo abbiamo fatto“, scrive Salvatore Inguì, referente di Libera per la provincia di Trapani.

Il materiale donato è più “un tentativo di portare un messaggio di vicinanza e di solidarietà e alleviare almeno per un momento una carenza materiale ma anche il bisogno di relazioni umane“. Secondo Inguì, “deve continuare l’invito alle istituzioni a trovare una soluzione confacente per l’alloggio di queste persone che non sono né clandestini e né profughi ma lavoratori stagionali stranieri”. Molti di loro vengono in ottobre a raccogliere le olive a Campobello, ma hanno residenze e famiglie in tanti altri luoghi d’Italia. “Insistiamo affinché i datori di lavoro trovino la possibilità di ospitare i propri lavoratori all’interno di strutture minimamente adeguate – conclude Inguì -. Dal canto nostro ciò che possiamo fare facciamo assieme a tante altre associazioni ed al volontariato che in questo momento sta cercando di portare aiuti concreti ai nostri fratelli lavoratori“.

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