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giovedì, 6 Marzo 2025
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Dai medici alle associazioni, così i giovani in campo contro il Covid-19

Dalle manifestazioni ai medici vaccinatori, fino all'organizzazione di una giornata di vaccinazioni in una scuola della periferia di Palermo: ecco come i giovani stanno fronteggiando la pandemia

Giorgio Pace
Giorgio Pace
Studente della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo, impegnato nel sociale. È co-fondatore di "AmUnì", un'associazione che vuole supplire all'assenza di rapporto tra gli universitari e il mondo del sociale, attraverso l'organizzazione di seminari, convegni e iniziative di volontariato. Da settembre 2020 collabora con "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Una giornata di vaccinazione in una scuola, in un quartiere di periferia. L’hanno organizzata i ragazzi e le ragazze dell’associazione “AmUnì”, che hanno chiesto alla dirigente della direzione didattica “F. S. Cavallari”, a Settecannoli, di poter aprire i locali scolastici all’intero quartiere per la vaccinazione contro il Covid-19.

Una giornata di vaccinazioni a scuola grazie all’associazione AmUnì

Una possibilità concretizzatasi grazie alla struttura commissariale con a capo il Commissario provinciale per l’emergenza sanitaria, Renato Costa, che ha fornito, assieme ai vaccini, un’equipe di medici, infermieri, assistenti sociali e personale tecnico. Lo stesso commissario si è recato personalmente nella scuola durante le vaccinazioni e ha dato la propria disponibilità per somministrare in loco anche le seconde dosi, oltre a ulteriori prime dosi. Sul posto anche il vicesindaco Fabio Giambrone, che, nel ringraziare l’associazione e l’istituto, ha espresso apprezzamento “per iniziative come queste che alimentano l’atteggiamento positivo nei confronti della campagna vaccinale, mediante un confronto costruttivo tra scienza, istituzioni, scuola e cittadinanza“.
«Riteniamo sia stato importante che la scuola, luogo di formazione per eccellenza, si sia aperta al territorio, offrendosi quale luogo di ristoro e di presidio – anche sanitario – per il territorio», dice Silvia Anselmo, co-fondatrice dell’associazione “AmUnì”. L’iniziativa è stata resa ancor più significativa dal fatto che l’associazione è riuscita a mobilitare un gruppo di 20 persone, soprattutto giovani, che hanno dato un contributo fondamentale nella gestione del servizio d’ordine (assieme alla Protezione civile) e nella compilazione della modulistica.

I giovani medici vaccinatori

Non poteva passare inosservata anche la giovanissima età dell’equipe inviata dalla struttura commissariale, composta per la maggior parte da giovani alla prima esperienza lavorativa. A somministrare i vaccini c’era anche la dottoressa Claudia Sannasardo, 30 anni, specializzanda al quarto anno in Igiene e Medicina preventiva, che ha iniziato a lavorare con l’Asp a marzo 2020 in forma di tirocinio, per passare poi a dicembre sotto il controllo della struttura commissariale. La dottoressa si occupa della gestione dei casi positivi e del tracciamento dei loro contatti. Riconosce quanto formativa per il proprio curriculum sia l’esperienza che sta vivendo, in quanto direttamente inerente al suo indirizzo di specializzazione, sperimentando al Policlinico di Palermo l’efficacia dei vaccini.
A dare un grandissimo aiuto all’associazione “AmUnì” e alla scuola è stato poi Federico Cacioppo, collaboratore amministrativo professionale della struttura commissariale di 33 anni. È lui, infatti, che raccoglie le segnalazioni e le richieste degli utenti, tra cui proprio quella dell’associazione. Ed è stato lui il primo ad adoperarsi per la realizzazione della giornata, anche recandosi personalmente presso i locali scolastici per effettuare i dovuti sopralluoghi.
Il successo dell’iniziativa a Settecannoli, che ha consentito di vaccinarsi a 159 persone, testimonia quanto importante sia la vaccinazione di prossimità e quanto importanti – oltre che simboliche – siano le iniziative di “Accanto agli ultimi” messe in moto dalla struttura commissariale: nei giorni scorsi, infatti, si è vaccinato direttamente nelle strutture di accoglienza di Biagio Conte o nella sede di Addiopizzo alla Kalsa.

L’impegno dei giovani

L’impegno dei giovani nella vaccinazione e nell’organizzazione di giornate di vaccinazione, ma anche nella sensibilizzazione alla vaccinazione: Alessandro Salerno, uno studente sedicenne del liceo delle Scienze applicate presso l’I.S. “Ettore Majorana” di Palermo, ha organizzato una manifestazione, nei giorni scorsi, in piazza Verdi, a Palermo. L’idea è nata da un post su Facebook del vicepreside dell’I.C. “Giuliana Saladino”, il prof. Rosolino Cicero, che si chiedeva perché non organizzare una manifestazione pro vaccini, dopo quella “No Vax”.
Ma il giovane non è nuovo all’impegno sociale: da quando frequenta le scuole medie è infatti un attivista contro mafia, bullismo, violenza sulle donne, omolesbotransfobia. Tanto da essere candidato Alfiere della Repubblica.

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