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giovedì, 24 Aprile 2025
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Gli SpeciaLynks invece dei Qr Code: in un’app tutte le risposte su prodotti e servizi

Nasce l’applicazione innovativa, nelle Nuove Officine della Zisa la sperimentazione della vetrina smart. Il progetto, in fase sperimentale, partirà da ottobre e coinvolgerà svariati produttori agrifood e creativi

Caterina Ganci
Caterina Ganci
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione pubblica, collaboro con diverse testate online. Amo il mare, il suo profumo e le sfaccettature dei suoi colori. Non penso che potrei vivere in un posto diverso dalla Sicilia! La nostra Isola è bella e ricca di cultura, storie, tradizioni e se è vero che “la bellezza salverà il mondo" io voglio continuare a cercare, osservare e raccontare le nostre meraviglie con la passione forza motrice necessaria per una giornalista
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PALERMO. Come si può rendere phygital una semplice lavagna con dei contenuti? E un flyer stampato (come il menù di un ristorante) può essere trasformato in un supporto phygital interattivo? A queste domande, e a tante altre, darà presto una risposta l’applicazione “SpeciaLynks”. Uno spazio dedicato al perché alcuni oggetti o servizi sono speciali e utili a promuovere il loro valore aggiunto.

Con l’obiettivo di mettere in risalto il punto di vista delle piccole imprese e delle attività, nelle Officine Polifunzionali di NOZ, tra i quartieri Zisa e Noce di Palermo, a ridosso del centro storico e del castello “La Zisa”, da mesi si lavora al progetto phygital, insieme al Cresm. Si tratta di un’applicazione, nata da un’idea di Gaspare Gucciardi, per utilizzarla non serve il QR code, è legata al brevetto “Sistema e metodo di elaborazione selettiva di contenuti web”, già concesso in Italia e negli USA (e in attesa di concessione in altri paesi dell’Unione Europea). Mentre, il software è stato realizzato in collaborazione alla società catanese SynapsesLab.

Il progetto, in fase sperimentale, partirà da ottobre e coinvolgerà svariati produttori agrifood e creativi, proiettando una nuova luce sui loro mondi e li aprirà a nuove narrazioni. Le attività prenderanno vita, anche fisicamente, all’interno degli spazi delle NOZ. Al momento è in corso la sperimentazione di un espositore con vetrina “smart”. “Per lanciare i contenuti ad hoc è sufficiente un nome leggibile del prodotto in etichetta – spiega l’ideatore e vicepresidente Cresm, Gaspare Gucciardi – gli SpeciaLynks possono essere parte integrante di prodotti e creazioni, e non corpi estranei come i QR. Basterà creare link espressivi e interconnessi, come board scritte a mano con le specialità del giorno, card da fotografare con vari SpeciaLynks da seguire in seguito“.

Pensata per rispondere ad alcune esigenze delle attività imprenditoriali in ambito agrifood e quality providers – spiega Gucciardi –, spero possa servire a uno sviluppo integrato del territorio. Le persone non comprano solo cosa fate, ma il perché lo fate. L’idea prende spunto proprio dal concetto espresso dallo scrittore Simon Sinek. Le aziende – conclude – potranno lanciare i loro SpeciaLynks da svariati contesti sia fisici che digitali. Incrementando, così, i visitatori e trovare nuove sinergie“.

Un nuovo modo per scoprire informazioni su prodotti e servizi. Gli Specialynks collegano parole speciali ai contenuti dei vari media scelti e aggiornati con cura. Basta inquadrare con lo smartphone il prodotto, e si verrà collegati al link del produttore.

Più in generale, gli SpeciaLynks possono avere un impatto sulla promozione di prodotti e servizi a elevata tipicità o specializzazione, a supporto delle piccole attività che lavorano all’estero con i prodotti di nicchia. Oltretutto può aiutare lo sviluppo (g)locale integrato e le sinergie tra aziende, enti pubblici e istituzioni, consumatori, viaggiatori, turisti. Tra gli obiettivi l’abbassamento della barriera di accesso a sistemi per la tracciabilità o lo storytelling di prodotti.

Il phygital è una delle nuove parole chiave dell’innovazione. Il termine deriva dalla fusione della parola “fisica” e digitale. In questi anni il fenomeno è cresciuto a dismisura. Un paradigma spinto ulteriormente dalla pandemia.

Caterina Ganci

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