PALERMO. La Nutrizione Culinaria e la Medicina Culinaria sono rispettivamente la miscela tra le Scienze Nutrizionali o le Scienze Mediche con l’Arte Culinaria. Negli USA la Culinary Nutrition è un corso di laurea invece per la Culinary Medicine si consegue un programma di certificazione generalmente post lauream in Medicina ma non esclusivamente, ci sono adesso dei master di alta formazione e specializzazione e programmi in Europa per queste discipline.
A differenza di quello che può essere un approccio classico nell’utilizzo di queste scienze in cucina è possibile rivisitare scientificamente piatti della nostra tradizione e piatti per così dire convenzionali in modo tale da non tralasciare il piacere del cibo e di stare a tavola per un cibo gustoso e salutare, ed è proprio in questo segmento che si colloca la mia figura professionale come professionista del Food & Beverage specializzata in Nutrizione e Medicina Culinaria. Quindi, partendo dagli alimenti non è importante solo la scelta di materie prime di per sé sane e di alta qualità ma abbinamenti, quantità, tecniche di cottura, attenzione all’insorgere di contaminanti di processo che sono cancerogeni e si sviluppano durante le cotture dei cibi che è una pratica molto diffusa in tutte le cucine casalinghe e professionali, tecniche di conservazione, la sostituzioni di alcuni alimenti e l’inserimento di altri senza tralasciare appunto l’aspetto culinario.
Da un pasto “genuino” di una mamma o uno “gourmet” di uno chef stellato se non manipolato correttamente perde una quantità importante dei nutrienti in termini di vitamine e sali minerali, accedere in sale, zuccheri semplici e aggiunti e grassi saturi. In diverse ricerche scientifiche tra le maggiori cause di tumore, malattie cardiovascolari e metaboliche giusto per portare qualche esempio troviamo l’alimentazione: è importante che ci sia una presa di coscienza da parte di tutti non solo per la salute del nostro corpo ma la dieta di tutti noi incide sulla sicurezza del nostro ecosistema.
Portando la scienza in cucina in questi termini abbiamo un cibo salutare e gustoso, che ne rallenta il processo d’invecchiamento cellulare, mantiene i livelli d’infiammazione, previene l’insorgere di patologie e come naturale conseguenza abbiamo il mantenimento del peso forma senza diete dimagranti, noiose e difficili da seguire perché non si può rinunciare per tutta la vita al piacere del cibo. Ecco perché queste non funzionano ed è necessario passare all’educazione alimentare.
L’educazione alimentare permette di fare scelte più consapevoli per il nostro organismo nella maggior parte delle situazioni. Infatti, è comprensibile essere influenzati da tanti fattori (biologici, sociali, relativi alla persona e ambientali) sulla scelta di cosa mettere in pentola o cosa acquistare ma anche cosa ordinare al ristorante e alcuni di questi fattori che ci influenzano non possono essere sottovalutati, come quelli economici, la celiachia o altre patologie. La Medicina Culinaria non è dietetica, piani alimentari, prescrizioni mediche o andare alla ricerca di cibo costoso e raro che cresce dall’altra parte del mondo. Anzi, proprio quest’ultimo non giova al nostro ambiente, ma è uno strumento a disposizione di chi lo acquisisce da utilizzare giorno per giorno per il proprio benessere e per quello degli altri se si cucina per qualcuno. Ad esempio, è possibile aumentare la sapidità o la dolcezza di una pietanza attraverso tecniche di cottura e combinazione di ingredienti.
Dunque, con una serie di articoli su questi temi, che pubblicheremo in questo giornale online, avviamo un percorso in cui tratteremo di tecniche di cottura, ricette, utensili da cucina, tecniche di conservazione, ingredienti, come fare la spesa e leggere le etichette, come abbinare i vari ingredienti tra loro, cucina antiaging ecc. ecc… La nostra salute per buona parte dipende da noi stessi che ci mettiamo ai fornelli e cuciniamo il nostro cibo. Vi aspetto il prossimo mese con una ricetta della nostra tradizione rivisitata scientificamente che darà come risultato un apporto calorico minore e una maggiore densità in termini nutrizionali.
Marilena Cutino
Food & Beverage Professional
Specializzata in Nutrizione e Medicina Culinaria