Si sono svolte qualche settimana fa, le visite del Garante regionale per i diritti dei detenuti, Santi Consolo, nelle carceri di Siracusa e Trapani. A Siracusa, il Garante ha presenziato all’inaugurazione della Casetta dell’acqua, che fornirà gratuitamente acqua potabile per circa 700 persone all’interno dell’istituto. I detenuti di Siracusa saranno gli unici in Italia a fruire di questo servizio idrico gratuitamente.
La visita a Trapani segue alla precedente del 7 settembre 2023, quando il Capo dell’area educativa della struttura aveva dato notizia sui nuovi percorsi formativi in cantiere per i detenuti. In particolare si era accennato ad un’attività teatrale, al canto ed alla recitazione, prevedendo l’organizzazione di spettacoli con il coinvolgimento dei familiari. Oltre all’avvio di un tirocinio per l’attività di trasformazione del pescato diretto ad almeno 11 soggetti (gli armatori locali hanno dato disponibilità ad assumere i detenuti tornati liberi); un altro corso per manutentori di aree verdi, per 10 detenuti; infine altre attività formative non ancora ben definite da destinare ad altre 60 persone.
Criticità a Siracusa, dalla carenza di personale di polizia, alle infiltrazioni d’acqua, all’assenza di aree verdi e palestre
Il Garante accompagnato dal dirigente del suo Ufficio, Pietro Valenti, ha riscontrato una certa carenza di personale di polizia penitenziaria, la cui dotazione d’organico prevista è di 250 unità, mentre l’organico effettivo è di 230 unità alla data della visita. I suddetti numeri, che apparentemente non sembrerebbero allarmanti, vanno letti in rapporto alla popolazione ristretta, che sempre alla data odierna ammonta a 696 unità (età media 35-37 anni), di cui solo 80 sono stranieri, a fronte di una disponibilità di posti regolamentari pari a 545. Pertanto, il dato di sovraffollamento è pari al 127%. I nuovi ingressi sono circa 1.000 ogni anno.
Non tenendo conto dei funzionari (4), degli ispettori (19) e dei Sovrintendenti (19), si registra la presenza di soli 188 agenti, dei quali 52 sono destinati con esclusività al Nucleo Traduzioni. Restano così disponibili solo 136 agenti per circa 700 detenuti, cioè con un rapporto pari a circa 0,20, situazione questa che determina scarsissime presenze nella fascia pomeridiana-notturna.
Il Garante aveva già scritto all’istituto per acquisire notizie in merito ad una infestazione di cimici, che era stata segnalata al blocco 10 e che aveva interessato moltissime stanze di detenzione. Il direttore e il comandante hanno confermato la notizia e sottolineato pure di non avere ricevuto dal PRAP aiuto alcuno in ordine ad una richiesta di parziale sfollamento, inoltrata per meglio gestire l’emergenza. Il prossimo ritorno della stagione estiva potrebbe far rimanifestare la criticità a causa della collocazione dell’istituto in aperta campagna.
Necessario anche un immediato intervento in tutto il blocco 20 per delle diffuse infiltrazioni d’acqua provenienti dai soffitti, che hanno addirittura generato formazioni visive di stalattiti calciche.
Nel corso della visita al blocco 20 si è avuto modo di incontrare diversi detenuti e tra questi in particolare uno di anni 74, la cui gestione risulta molto problematica per via del suo stato di non autosufficienza – tanto da dipendere totalmente dal piantone a lui assegnato – che sta scontando una pena detentiva per reato non particolarmente grave.
Nell’istituto non vi è alcuna area verde, né alcuna palestra per attività sportive. Altra criticità riguarda il perdurare delle condizioni di inagibilità dell’ampio teatro (circa 400 mq con possibilità di poter ospitare oltre 240 posti) derivante da gravi infiltrazioni d’acqua provenienti dal soffitto.
La visita a Trapani, corsi professionali e avvio al lavoro per i detenuti
In occasione di questa seconda visita, il Comandante della Polizia, Christian Astarita informa che, ad eccezione del corso di trasformazione del pescato, tutte le iniziative prima annunciate non sono ancora materialmente partite: il Comandante prevede che entro la fine dell’estate sarà possibile avviare ben 6 corsi di formazione professionale.
Il Comandante e la direttrice Tiziana Sardo informano che è stata completamente revisionata la procedura e la tempistica di coinvolgimento al lavoro dei detenuti, che in numero di 100 (tutti facenti capo al reparto trattamento intensificato) riusciranno a lavorare nel corso dell’anno.
Alla data della visita del Garante, i detenuti presenti sono 517 a fronte di una capienza ordinaria di 555 posti, a sua volta ridotta a 497 per momentanea indisponibilità di 58 posti. E infatti le camere di pernottamento previste sono 233, ma di queste ben 32 sono momentaneamente inagibili, ciò comportando un indice di sovraffollamento pari a 104,02.
84 sono i detenuti stranieri presenti (16%) con prevalente presenza di tunisini (40). Tra le varie sezioni sono dislocate 5 sale colloqui; sono inoltre disponibili 3 locali di culto e 2 campi sportivi, di cui uno di calcio polifunzionale.
Presso l’istituto da oltre un anno non si sono manifestati eventi suicidari né tentativi di suicidio. Girando tra i reparti, il Garante ha incontrato un detenuto di anni 58 cieco di difficile gestione, a cui è assegnato un detenuto che lo assiste.
Particolarmente attivi e collaborativi si sono manifestati sia la direttrice che il Comandante, con i quali si sono concordate ulteriori iniziative ed implementazioni di attività trattamentali che stante il loro impegno professionale appaiono di ottimo auspicio per il futuro.