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mercoledì, 5 Marzo 2025
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Il vino “entra” in classe: il Progetto “D-Vino” ritorna nelle scuole siciliane

L'iniziativa, che intende formare una nuova generazione di professionisti del mondo del vino, lo scorso anno ha visto coinvolti 200 studenti di 3 istituti siciliani. Quest'anno, ci riprova con la partecipazione dell'Istituto Florio di Erice, il Danilo Dolci di Partinico e il Karol Wojtyla di Catania

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. C’è l’agronoma, la produttrice ma anche l’enologa, la sommelier e la giornalista per il Progetto D-Vino, promosso e realizzato dall’Associazione Donne del Vino, presieduta da Donatella Cinelli Colombini per raccontare agli studenti degli Istituti Turistici ed Alberghieri d’Italia il variegato mondo “vino” con testimonianze dirette.

È questo l’obiettivo del progetto inaugurato nell’anno scolastico 2021/2022 da Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna, regioni pilota, coinvolgendo almeno 500 studenti di 8 istituti.

Storie, dati e prospettive del Progetto D-Vino sono state presentate in conferenza stampa a Palermo, nella sede di Assovini Sicilia, dalla delegazione Donne del Vino Sicilia. Guidata da Roberta Urso, l’Associazione che ha dato vita al progetto nell’Isola, riunisce 70 socie tra giornaliste, sommelier, produttrici, enologhe ed agronome.

Roberta Urso (presidente Delegazione DDV Sicilia)

Dopo i saluti istituzionali di Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia, Carolina Varchi, vicesindaco di Palermo, ha sottolineato l’impegno del Comune di Palermo a supporto di tutte le iniziative che rientrano nella formazione enogastronomica. La presidente dell’Associazione, Donatella Cinelli Colombini, in collegamento, ha presentato il format del Progetto, studiato con metodologia unica a livello nazionale.

Le Donne del Vino in Sicilia hanno avuto un ruolo determinante nella sperimentazione del Progetto D-Vino. Sono state pioniere di un nuovo modo di insegnare e far capire il vino ai giovani. Con le colleghe di Emilia Romagna e Piemonte hanno letteralmente inventato il format che verrà usato in tutta Italia e che prevede la testimonianza. Hanno condiviso con gli studenti degli istituti alberghieri e turistici le loro esperienze professionali di produttrici, ristoratrici, enotecarie, giornaliste, sommelier, mostrando loro come il settore enologico offra sbocchi di lavoro e riguardi un prodotto pieno di fascino perché naturale e sempre diverso”, ha commentato Cinelli Colombini.

Donatella Cinelli Colombini (presidente DDV nazionale)

“D-Vino” è stato presentato da Roberta Urso, alla guida della Delegazione DDV Sicilia. Il progetto, lo scorso anno, ha coinvolto 200 studenti in tre Istituti dell’Isola. “Il metodo didattico è semplice ma rivoluzionario. Tante testimonianze dirette da parte delle socie, una didattica basata su esempi concreti permettendo loro di scoprire sbocchi professionali specialmente nei settori nuovi come l’enoturismo, la comunicazione digitale, il wine management. Nel nuovo anno accademico 2022/23, oltre allo storytelling della propria attività in aula, gli studenti avranno la possibilità di visitare le aziende, stimolando ancora di più la curiosità e la scoperta del meraviglioso modo del vino, che è soprattutto cultura”.

Roberta Urso (presidente Delegazione DDV Sicilia)

Dalla sperimentazione alla valutazione didattica, c’è un nuovo inizio per il Progetto “D-Vino”, accolto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che, dal prossimo anno, sarà esteso almeno in 1 istituto di settore in tutte le regioni dove è presente una delegazione dell’associazione. Il ruolo di capofila rispetto al Ministero, ha sottolineato Antonietta Mazzeo, delegata DDV dell’Emilia Romagna, è dell’istituto “Lazzaro Spallanzani” di Modena guidato dal dirigente scolastico Maura Zini.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha accolto molto positivamente questo progetto che punta alla formazione e all’educazione degli studenti in un settore molto strategico per il Made in Italy e sarà nostra cura potenziarlo e aumentare il numero di scuole di indirizzo alberghiero e turistico che saranno coinvolte”, ha commentato l’Onorevole Paola Frassinetti, sottosegretario con delega alla Scuola.

Paola Frassinetti (sottosegretario Ministero dell’Istruzione e del Merito, con delega alla Scuola)

“Educare e formare nuove professionalità nella ristorazione e nell’enoturismo” è la mission del Progetto D-Vino. Un obiettivo che risponde alla domanda di maggiore professionalità nel settore enogastronomico. “Il Progetto D-Vino rappresenta un plus valore per gli studenti perchè offre maggiori prospettive lavorative”, evidenzia Roberta Lanero, socia DDV Piemonte, docente di turismo enogastronomico e sommelier.

In Sicilia, sono 3 gli Istituti alberghieri che hanno già aderito al “D-Vino”: l’Istituto “Florio” di Erice, “Danilo Dolci” di Partinico “Karol Wojtyla” di Catania.

Presieduto dal dirigente scolastico Pina Mandina, l’Istituto “Florio” di Erice ha partecipato all’iniziativa pilota diventando il primo Liceo nell’Isola dedicato alla comunicazione e alla cultura enogastronomica in partnership con il Dipartimento di semiotica dell’Università di Palermo, Kaunas e Sofia. “La partecipazione al progetto ‘D-Vino’ è stata un’occasione significativa perché ha arricchito la formazione degli studenti anche con visite aziendali, rafforzando la collaborazione con le cantine per percorsi di alternanza scuola-lavoro“, ha dichiarato Mandina.

L’ESPERIENZA DI SOFIA ALLA “FAZIO WINES

A stimolare la curiosità degli studenti, sono state le giornate in cantina attraverso il racconto di tutti gli step della produzione del vino, dalla vendemmia alla vinificazione, dall’imbottigliamento alla distribuzione fino gli abbinamenti eno-gastronomici. L’azienda Fazio Wines di Erice, guidata da Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia, ha fatto da apripista agli stage lavorativi collegati al progetto.

Il primo incontro a scuola con le Donne del Vino mi ha cambiato la vita – commenta la studentessa Sofia Pace – che il prossimo anno diventerà sommelier. È stato bello vedere tante donne, ognuno con una propria professione e una professionalità diversa, lavorare insieme condividendo la passione e l’orgoglio per il proprio lavoro. Un altro aspetto che mi affascina del vino è che tramite ogni bottiglia riusciamo a raccontare il territorio”.

Sofia Pace (studentessa Progetto D-Vino)

Se lo storytelling è un linguaggio “rivoluzionario” che cattura l’interesse degli studenti: “è sicuramente la degustazione uno dei momenti più attesi – come ha evidenziato Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine master Sommelier DDV Sicilia, che ha guidato le degustazioni all’istituto “Florio” di Erice. Infine, uno degli obiettivi più importanti del Progetto “D-Vino” è favorire il consumo responsabile fra i giovani e contrastare il fenomeno del ‘binge drinking’.

Le Donne del Vino in Sicilia ritornano con il progetto “D- Vino” il 29 novembre all’Istituto “Florio” di Erice, il 7 dicembre al “Danilo Dolci” di Partinico e a Catania, al “Karol Wojtyla” a metà dicembre.

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