Pregiatissimo Presidente,
in un momento in cui il mondo e la nostra regione bruciano e sono investite da una ondata di calore senza precedenti, vogliamo farci promotori di una iniziativa che sicuramente troverà favorevole accoglimento presso la sua persona.
In considerazione della devastante ondata di incendi che ha interessato la nostra regione, perchè non piantare un albero per ogni siciliano?
In questo modo ciascun siciliano saprebbe che esiste un albero piantato per lui. Questo contribuirebbe a riaffermare l’identità, risanare territori e contribuirne al rassetto. Il dissesto idrogeologico, l’abbandono dei territori di collina e montagna, la desertificazione sono ormai fenomeni che interessano da anni la nostra regione. Possiamo fare qualcosa.
Esistono piante come l’acacia nilotica in grado di attecchire anche in terreni poveri e degradati, crescere nuovamente anche dopo una passata di fuoco: è una pianta eccezionale, cresce per seme, si diffonde rapidamente ed è una importante pianta pioniera.
Le essenze da impiantare, signor Presidente, non mancano: lentischi, carrubi, terebinti, olivastri, gelsi bianchi. Il gelso bianco cresce in fretta, la sua ampia chioma dà ombra, difende il suolo dall’irraggiamento eccessivo. La foglia è utilizzata come foraggio, il frutto è delizioso e dalle mille proprietà salutari. Tempo fa, l’Istituto Zootecnico avviò con successo un impianto sperimentale e potrebbe fornire le talee per gli impianti.
Insieme possiamo fermare il cambiamento climatico. Un albero per ogni siciliano! Ora!
Massimo Vella