Studenti universitari a sostegno degli alunni più “fragili” delle elementari. In particolare di coloro che, non avendo potuto fruire al meglio della didattica a distanza nel corso del 2020, si trovano oggi in uno stato di svantaggio educativo. E, quindi, a rischio dispersione scolastica. È appena partito e si intitola «Nessuno resta indietro. Percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia» il progetto voluto dal governo Musumeci e finanziato con 221 mila euro dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale. Lo realizza in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il Dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, esercizio fisico e formazione dell’Università di Palermo. Sarà esteso anche all’Università Kore di Enna. L’azione di tutorato e di sostegno all’apprendimento vuole mettere a punto un modello sostenibile: con strategie e strumenti innovativi di recupero e potenziamento, applicabile nel periodo di emergenza sanitaria.
Chi sono i tirocinanti coinvolti nel progetto
L’obiettivo è contrastare gli effetti a breve e a lungo termine della chiusura delle scuole e dell’attuale ripartenza sui bambini in difficoltà, ma utilizzabile anche dopo la pandemia. Protagonisti circa mille studenti del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria dell’Ateneo di Palermo e 200 dello stesso corso di laurea magistrale di Enna, formati e supervisionati dai docenti tutor. Svolgeranno il proprio tirocinio organizzando attività a distanza con piccoli gruppi di alunni a maggiore rischio di insuccesso scolastico. Si prevede il coinvolgimento di 4 giovani laureati siciliani (3 a Palermo e 1 a Enna). Usufruiranno di una borsa di studio per nove mesi, per la progettazione e l’organizzazione delle attività, il monitoraggio e la valutazione finale. Quando l’emergenza Covid-19 sarà superata, gli interventi con gli alunni “fragili” potranno essere realizzati anche in presenza.
Quali alunni verranno aiutati
Saranno coinvolti in percorsi didattici mirati alunni fra i 5 e i 10 anni con svantaggio culturale. Saranno selezionati in 33 scuole primarie della provincia di Palermo e in 10 di altre province siciliane, per un totale di circa 70 mila ore di attività pomeridiana. Scuola-polo è l’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen di Palermo. Gli studenti universitari tirocinanti, che riceveranno una formazione specifica sulle finalità del progetto, interverranno con un approccio ludico a potenziare le competenze di base. Si occuperanno, in particolare, di migliorare le abilità linguistiche e di calcolo, di comprensione della lettura. “Questi alunni avranno l’occasione di potenziare i loro apprendimenti con l’aiuto di studenti universitari, che vedranno come fratelli e sorelle maggiori“, spiega l’assessore, Roberto Lagalla.