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domenica, 20 Aprile 2025
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L’appello dell’arcivescovo Renna per Sant’Agata: “Catania ha bisogno di una politica alta. La buona volontà non basta, serve la competenza”

Il presule per la prima volta celebrerà la festa della patrona nel capoluogo etneo e ricorda l'importanza reciproca dell'accoglienza: "Coloro che arrivano nella nostra terra in cerca di speranza possono trovarla qui, ma possono anche darla"

Stefano Edward Puvanendrarajah
Stefano Edward Puvanendrarajah
Laureato in Comunicazione Pubblica, d’impresa e pubblicità presso l’Università di Palermo e digital marketing specialist. Racconta le realtà associative che si occupano del sociale in Sicilia e la vita quotidiana delle comunità migranti siciliane, utilizzando i nuovi media
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CATANIA. Sant’Agata, accoglienza, politica, le prossime elezioni amministrative, l’impegno dei giovani. L’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, parla al Mediterraneo24 di tutti questi argomenti in una intervista esclusiva che ci ha concesso, alla vigilia della festa della patrona.

Sant’Agata, modello di una vita vicina agli umili e ai più poveri

C’è tanto entusiasmo a Catania in vista della ripartenza, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, di una delle feste che hanno una forte rilevanza internazionale, quella della patrona, Sant’Agata. Mons. Luigi Renna, che vi parteciperà per la prima volta come arcivescovo di Catania, ricorda ai nostri microfoni il come la santa patrona sia un modello di una vita cristiana vicina agli umili e ai più poveri: “Credo che per tanta gente, soprattutto per i più poveri, coloro che non si spostano mai, coloro che non hanno molte opportunità di festeggiare, la festa di Sant’Agata sia davvero una grande occasione per ringraziare il Signore e soprattutto per affidarsi. Mi hanno detto, e l’ho già sperimentato incontrando il  popolo dei devoti di Sant’Agata, il 17 agosto scorso, che tanta gente guarda alla nostra santa con un senso di fiducia che è quello degli umili, dei poveri che non avendo altre risorse veramente si affidano al Signore per intercessione dei santi – dichiara Renna –. Credo che questo aspetto vada sottolineato ma vada anche detto che Sant’Agata diventa un esempio per noi, non è un messaggio che si può racchiudere in una parola, è l’esemplarità di una vita. È una testimone che per Cristo, per la fede ha donato la sua esistenza e oggi ci insegna a donare la nostra vita per ciò che vale”.

“Un popolo che non partecipa più è un popolo che rinuncia a vivere la propria cittadinanza”

Arginare il fenomeno dell’astensionismo, sollecitare la necessità di agire nei quartieri periferici con un occhio di riguardo alla popolazione che ha delle vulnerabilità economico-sociali migliorandone la loro vita e, soprattutto, ripartire dai giovani. Questi sono i temi principali che Mons. Renna ha voluto ricordare in vista delle elezioni amministrative dalle quali dipenderà il futuro di Catania.

Catania ha urgente bisogno di una politica alta, fatta da persone competenti che non manifestino semplicemente la buona volontà di fare qualcosa, di dare un’immagine che poi non ha consistenza, la progettualità può venire solo da persone che sono molto competenti e che guardino allo sviluppo della città a 360 gradi da situazioni minime che sono quelle della sicurezza e della pulizia dei quartieri a progetti più grandi che sono quelli della creazione di infrastrutture e delle condizioni perché il lavoro sia dignitoso e sia un lavoro per tutti – precisa Renna -. Ci sono tante questioni che riguardano le povertà e che riguardano i quartieri poveri, che diventano tali perché sono privi di infrastrutture, o perché queste sono fortemente trascurate. Anche l’illuminazione pubblica, lo stato delle strade e non dimentichiamo la grande questione educativa. Le scuole, la politica che ad un certo punto permette che questi luoghi soprattutto nelle periferie siano dignitosi e siano ben serviti, certamente è l’investimento più urgente”.

Credibilità e partecipazione per avere un futuro roseo. Così mons. Renna esorta i catanesi a fare le proprie scelte democratiche alle urne elettorali arginando il fenomeno dell’astensionismo: “Auspico che ci sia una grande partecipazione al voto, perché le ultime elezioni, le regionali hanno visto disertare le urne. è il segnale di chi non ha più fiducia nella politica.  La politica deve dare prova sia nelle candidature sia nelle scelte conseguenti che faranno che coloro che saranno eletti, di recupero di credibilità, un popolo che non partecipa più è un popolo che rinuncia a vivere la propria cittadinanza”.

“I migranti qui possono trovare speranza ma possono anche darla la speranza”

Maggiori sforzi nella inclusione sociale dei migranti all’interno della società europea attraverso una progettazione politica concreta che possa andare oltre la prima fase di accoglienza. I migranti quali sognatori alla ricerca della speranza ma anche coloro che possono darla la speranza, in una visione fraterna e cristiana dove ognuno aiuta l’altro: “È necessario che si passi dalla sensibilità della società civile alla progettazione politica, una politica che abbia una visione, una politica di integrazione che con intelligenza guardi al fatto che il futuro non si può non costruire senza i migranti – precisa Renna -. Il Papa ce lo ha ricordato nel messaggio per la 108^  giornata del migrante, ha sottolineato che il futuro non si può non pensare in questa maniera. E allora politiche intelligenti, politiche che guardino al futuro dell’Italia e dell’Europa anche delle zone spopolate sanno fare tesoro di coloro che arrivano nella nostra terra in cerca di speranza. Qui possono trovare speranza ma possono anche darla la speranza”.

“Il futuro di Catania nelle mani dei giovani”

Nonostante le tante difficoltà che affliggono i giovani, che, talvolta lasciano la città per emigrare altrove, l’a massima autorità religiosa cittadina l’arcivescovo ricorda il loro ruolo cruciale per poter cambiare il futuro della città in cui essi sono cresciuti: “I giovani non dimentichino che hanno una risorsa, quella della loro età, delle loro idee, della loro voglia di vivere che è stata sempre nella storia l’energia vincente per rinnovare la società – dichiara Renna – sono giovani che devono far rumore, che devono dire no a determinati compromessi, devono dire forse no ad un determinato modo di fare politica, i giovani prendano esempio da tante persone che hanno fatto delle scelte e le stanno ancora facendo perché loro stessi si rendano protagonisti di una vera rivoluzione, la rivoluzione di cui questa città ha bisogno e si ha un diritto, il diritto a partecipare ,anche a  contestare quello che non va bene. ma l’importante è che tutto sia per la costruzione di un futuro che Catania merita, di cui Catania ha bisogno!”.

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