PALERMO. Grande festa per la comunità rumena di Palermo che, pur vivendo in un paese molto distante, mantiene le proprie radici, tradizioni attraverso dei momenti di aggregazione. Ed è su questa linea che l’associazione Desteapta-te Romane ha voluto organizzare questo evento in città.
Sorrisi, allegria e spensieratezza nel ritrovarsi tutti assieme come rumeni. È questo il sentimento di coloro che hanno aderito alla manifestazione organizzata dall’associazione socioculturale Desteapta-te Romane, lo scorso 1° dicembre al giardino Garibaldi di Palermo, un luogo particolarmente significativo per la comunità rumena del capoluogo. Qui, infatti, vi è presente il busto marmoreo di Nicolae Bălcescu, storico e patriota romeno, spentosi a Palermo nel 1852. Un giardino che, animato dalle musiche tradizionali e dai colori dei costumi, delle sciarpe con i colori blu – giallo – rosso e le bandiere della Romania ha unito simbolicamente la Sicilia a questo paese che celebra il suo 104° anniversario.
L’evento nel giardino di piazza Marina
L’iniziativa è iniziata con l’esecuzione dell’inno nazionale italiano, seguito da quello della Romania. Sono seguiti balli e canti tipici della Romania, in particolare, una delle presenti ha cantato la canzone “Noi plecăm din țara noastră, țara nu pleacă din noi” (in Italiano: “Anche fuori dalla Patria,la Patria ci resta dentro di noi…”). Una canzone che ricorda il forte senso patriottico di questo popolo dalla storia affascinante.
Vasile Bodoga, presidente dell’Associazione Desteapta-Te Romane, racconta le modalità di festeggiamento di questa ricorrenza e dell’impegno della sua realtà nell’organizzare tali iniziative: “Organizziamo e celebriamo la festa della Repubblica dal 2013, anno della nascita della nostra associazione – dichiara Vasile –. Il fine è quello di ricordare e tramandare ai nostri figli le usanze, le tradizioni della nostra identità. Solo così riusciremo a mantenere vive le nostre radici”.
Le tradizioni gastronomiche e i festeggiamenti in Romania
Non esiste festa senza cibo e convivialità. Così è anche per la comunità rumena: “Le tradizioni culinarie specifiche in questa ricorrenza sono caratterizzate dalla presenza del vino Brulé, il piatto di fagioli accompagnato dalla carne affumicata perché dicembre in Romania è un mese molto freddo dal punto di vista climatico – ci riferisce Vasile -. Nelle scuole celebriamo questa ricorrenza cantando l’inno nazionale e si fanno delle feste di piazza dove partecipano i genitori con i figli”.