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martedì, 15 Aprile 2025
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Minori stranieri soli, l’assessore Mattina: “Ecco il nostro impegno per accoglierli”

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“Il Comune di Palermo ha inserito in affido ordinario, quindi con processi ormai sperimentati, 6 ragazzi minori stranieri non accompagnati nel 2017, 11 nel 2018, 5 nel 2019, 4 nel 2020. Abbiamo attivato affidi per altri 12 ragazzi con il progetto Terra Ferme”. Lo dichiara l’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina, indicando l’impegno dell’amministrazione comunale in questo ambito, dopo la notizia della morte di Abou, 15 anni, salvato nel Mediterraneo dalla Open Arms e trasferito su una nave quarantena, denutrito e con segni di tortura sul corpo. Mattina spiega che “la maggior parte dei minori stranieri arrivati a Palermo ha più di 14 anni, nello specifico 16 e 17 anni”. Per loro, vengono attivati percorsi di autonomia che “non si possono definire affido ma che nella sostanza sono molto simili”.
I percorsi attivati sono oltre cinquanta, con l’aiuto dei tutori volontari. I percorsi attivati con il progetto “Refugees welcome” si sommano a tutti gli altri. “La crisi legata al COVID-19 ha evidentemente rallentato i percorsi, come per molti altri servizi, ma nonostante le difficoltà il Comune di Palermo attraverso il centro affidi, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e la Casa dei diritti stanno continuando questa difficile ma essenziale attività”. Mattina ricorda l’impegno di decine di organizzazioni cittadine operano per l’integrazione e l’accompagnamento dei bambini e degli adolescenti. “Migliaia di cittadini palermitani sono coinvolti in questi percorsi. Decine di enti, le scuole, l’università, la Caritas, le parrocchie. I numeri delle presenze in città sono evidentemente più numerosi sia nel sistema Siproimi che dipende dal Comune sia nelle altre strutture direttamente gestite dal Ministero degli interni attraverso la Prefettura per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Un sistema di piccole strutture diffuse nel territorio che favoriscono l’integrazione e l’accoglienza con un modello riconosciuto a livello internazionale”.

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I finanziamenti ricevuti dal Comune di Palermo

Dal ministero dell’Interno sono stati finanziati 368.589,34, grazie a una convenzione firmata il mese scorso. LGNetEA è un’azione sperimentale rivolta ai migranti regolarmente soggiornanti, incentrata sulla realizzazione di percorsi di rapido intervento per la risoluzione di situazioni emergenziali, di protezione, di socializzazione e di integrazione in 18 Comuni italiani (interventi tempestivi per l’intercettazione, la presa in carico delle situazioni d’emergenza e per una rapida integrazione dei migranti). L’obiettivo è quello di contrastare i fenomeni di rischio sociale al fine di assicurare condizioni di sicurezza e di civile convivenza nelle città ed è un’esperienza progettuale nell’ambito dell’assistenza emergenziale ai migranti, viste le caratteristiche del partenariato – enti locali di grandi e medie dimensioni che lavorano in rete con il Ministero dell’Interno e con ANCI – e viste le opportunità di capitalizzazione e sistematizzazione delle pratiche e degli interventi che saranno realizzati nel corso dell’Azione.
La settimana scorsa è stata firmata una convenzione con il Ministero del Lavoro per un finanziamento di un milione di euro. Il progetto si chiama “Fare casa”. Verrà attivato uno specifico percorso di formazione e aggiornamento rivolto a tutti gli operatori dell’amministrazione comunale coinvolti nei servizi che accolgono persone provenienti da paesi terzi. Verranno attivate anche specifiche collaborazioni anche con le altre istituzioni pubbliche presenti nel territorio. Attraverso l’attività di co-housing si metterebbero in azione opportunità destinate prevalentemente a persone singole in momentanee condizioni di disagio abitativo ed economico causate da situazioni contingenti di bisogno di sostegno (neomaggiorenni usciti dai percorsi di accoglienza per i minori, giovani studenti soli di origine straniera provenienti da paesi terzi). Il Servizio è pensato per potere offrire una soluzione abitativa attraverso l’assegnazione di un appartamento, un alloggio/stanza, anche in coabitazione e/o con spazi condivisi all’interno di un progetto personalizzato.
Infine, il progetto SIPROIMI (Sistema integrato per i rifugiati e i minori stranieri non accopagnati), che attualmente a Palermo ospita 126 ordinari (nuclei, donne, ed uomini) 4 vulnerabili e 200 posti per minori stranieri non accompagnati. Il Sistema è stato rifinanziato per i prossimi 2 anni per un importo di circa 14 milioni di euro dal Ministero dell’Interno.

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