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martedì, 15 Aprile 2025
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Navi quarantena, le associazioni scrivono al Garante per l’infanzia di Palermo

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“Un immediato e più forte intervento. Il Tribunale per i minori di Palermo provveda ad accertare le condizioni dei minori presenti sulle navi-quarantena. Occorre immediatamente farli sbarcare tutte e tutti”. Lo chiedono 25 associazioni in un documento, inviato al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Palermo, Pasquale D’Andrea. Il testo ribadisce anche la necessità di “organizzare a terra un sistema di accoglienza dedicato loro, in cui ottemperare al periodo di quarantena obbligatorio”. La richiesta arriva dopo la morte di Abou Dakite, giovane ivoriano di 15 anni scomparso a Palermo, il 5 ottobre scorso. Nei 12 giorni precedenti alla morte era stato “ospitato” assieme ad altri minori stranieri soli sulla “nave-quarantena” Gnv Allegra. Da quel momento, la stampa ha segnalato “la presenza a bordo di queste navi di un numero consistente di minori soli privi di tutela”. “Stiamo parlando di ben 5 navi al momento operative sul territorio italiano, di cui 4 in Sicilia e una, la Gnv Allegra, operativa nell’area portuale di Palermo”.

L’esposto alle Procure

Le associazioni hanno provveduto a presentare, in data 13 ottobre, un esposto presso le Procure dei minori di Palermo e Catania, ritenendo urgente che “gli organi preposti esercitino immediatamente il loro ruolo di vigilanza e garanzia”. Quindi, la richiesta al Garante di “spingere affinché la Procura minorile accerti le condizioni dei minori a bordo delle navi-quarantena”. Tra le associazioni firmatarie dell’appello, Borderline Sicilia, Ciss, Arci Porco Rosso, Cesie, il Centro sviluppo creativo Danilo Dolci, Emmaus Palemo, il Forum Antirazzista di Palermo, Moltivolti e l’ong Mediterranea Saving Humans: “Chiediamo, inoltre – scrivono al Garante -, che si pronunci sul ritenere queste navi luoghi inidonei per una accoglienza di minori degna di questo nome, anche per periodi brevi”. Nel documento, ong e associazioni segnalano l’opportunità di utilizzare per la quarantena dei minori stranieri soli “strutture specificamente destinate”. “Strutture, presenti sul territorio, che possono essere ripensate e adibite, a terra, al periodo di quarantena e di isolamento protetto dei minori, con accesso a percorsi di tutela e informazioni che sulle navi sappiamo non vengono garantiti”.

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