PALERMO. La fine dell’estate talvolta è pura nostalgia, soprattutto per i più piccoli: è davvero sorprendente quanto alleggerisca le giornate trascorrere del tempo in un campus estivo qualche settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico. Alessio Castiglione, insieme alla sorella Donatella, a Simone Napoli, Gaia Garofalo, Frank Calì, Nazareno Inzerillo affiancati da volontari, hanno messo su il NewEducationClub: un’opportunità per i bambini dai 4 ai 16 anni di impreziosire questi giorni prima di tornare tra i banchi. Attraverso laboratori di scrittura, letture ad alta voce e fabulazione, bambini e preadolescenti imparano divertendosi.
Alessio e gli starter inoltre gestiscono l’associazione NewBookClubCommunity Lab Aps, un progetto nato a Palermo nel 2012 fa come laboratorio esperienziale. Saranno alla Via dei Librai, storico evento che vede protagonista il capoluogo siciliano giorno 3, 4 e 5 settembre.
Come procede il campus estivo nonostante la pandemia?
“I numeri sono stati inaspettati essendo il primo campus estivo”. Lo afferma Alessio col sorriso in volto. “Abbiamo raggiunto 50 iscrizioni. Stiamo realizzando qualcosa per tutti a prescindere dal ceto sociale, dall’etnia, dall’origine, dall’appartenenza al territorio e dal quartiere. Abbiamo scelto il Parco della Salute perché è in un punto del centro storico e senza ztl.
Il campus è pensato per i genitori che hanno ancora bisogno di questo servizio oltre giugno, luglio e agosto. Grazie al Comune di Palermo dell’area delle Politiche Sociali con il bando “Estate 2021”, abbiamo partecipato alla chiusura dell’estate preparatoria all’ingresso a scuola. Dopo il 16 settembre, i bambini si troveranno tra i banchi.
Questo pedagogicamente è un bene perché reduci da una dad non facile da condurre saranno pronti ad affrontare tutto dopo uno stacco di tre mesi”.
Nelle prossime settimane cosa farete?
“Principalmente attività ricreative, educative e sportive. Nell’area educativa c’è un laboratorio nuovissimo: “Persone Speciali”. Invitiamo ospiti che si sono contraddistinti per professione e quote artistiche in città e in provincia. Permette ai bambini di conoscere queste figure e di rispondere alla domanda “Che cosa voglio diventare da grande?”. Anche a quattro anni già rispondono. Chi dice paleontologo, chitarrista o attore.
Verranno una regista di teatro, una cantautrice, una psicoterapeuta, docenti, pedagogisti. Sono già stati con noi un pittore, una musicista e un attore”.
Cosa vedi nei volti dei bambini e dei più grandi?
“I genitori sono grati. È un servizio gratuito e questo lo dobbiamo ai fondi del decreto Sostegni bis. A rendere possibile tutto questo sono state anche le associazioni Beyond Lampedusa, LiberaMente e Ubuntu per il materiale.
La cosa più importante è che i bambini abbiano un sorriso in più. Molti ci dicono “mi annoio a casa”. Un altro obiettivo è aiutare le famiglie che lavorano e che devono anche riposarsi”.
Simone Napoli, un operatore che supervisiona con Gaia Garofalo i bambini dai 4 agli 11 anni, ci descrive l’impatto che ha avuto il primo giorno su i più piccoli. “Per alcuni è la prima esperienza. Il primissimo giorno erano un po’ spaventati, volevamo restare coi genitori o tornare a casa. Alla fine della giornata non volevano andare via. Nessun bambino si è assentato in queste due settimane. Sarà anche per il luogo che ci ospita. Il Parco della Salute è un posto magico dove ogni bambino vorrebbe stare”.
Il 16 settembre è l’ultimo giorno?
Sì. Sarà una festa con tante sorprese. Anche se ogni giorno è una festa. L’ultimo giorno saremo tutti insieme. È un’occasione per creare comunità tra bambini e preadolescenti. Sembrano due fasce d’età vicine, in realtà sono due mondi molto distanti.
Sarete alla Via dei Librai?
“La Via dei Librai sarà il nostro debutto in punta di piedi nel mondo dell’editoria. Saremo in corso Vittorio Emanuele dalle 9 alle 20 circa. Ci si potrà tesserare come socio, un passo molto importante per la nostra realtà. L’ultimo giorno alle 16:30 si terrà uno dei nostri laboratori di scrittura creativa di comunità”.
Gaia invece ci dice che sorprendentemente una delle attività più affascinanti per i piccoli è proprio la lettura. I libri alimentano la fantasia e la curiosità del bambino.
Qual è stata secondo te l’attività che ha riscosso maggiore successo?
La lettura e l’ascolto delle storie. Soprattutto tra i più piccoli. Questa ci dà una speranza di giovani lettori e ci fa capire che hanno voglia di ritornare alle storie. La tecnologia è un ottimo strumento, ma loro preferiscono i libri veri e propri perché toccano con mano i disegni, guardano le illustrazioni e riescono ad immedesimarsi. I libri che abbiamo in dotazione passano dal racconto delle emozioni e dei sentimenti alle storie sui personaggi”.
Riguardo alla lettura, c’è qualche aneddoto che ricordi? “Ricordo una bambina di 10 anni che leggeva un libro su Frida Khalo con un linguaggio più semplice e con disegni. Questo dà l’impronta del mondo in cui i bambini possano crescere e sviluppare la loro intelligenza emotiva”.