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giovedì, 6 Marzo 2025
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Palermo, al via l’anno scolastico in tempo di Covid. Così riparte l’Istituto Valdese

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Banchi monoposto, classi sdoppiate, punti per igienizzare le mani, misurazione della temperatura agli alunni, la mattina, all’ingresso a scuola. Così l’Istituto Valdese, paritaria di Palermo, con 13 classi tra materna e primaria, si è preparato ad accogliere i suoi circa duecento studenti. Domani, lunedì 14 settembre, suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico, il primo in tempo di pandemia da Covid-19. E le misure di contenimento del contagio accompagneranno quei gesti di accoglienza dei bambini e dei ragazzi nell’istituto.
Dietro le porte delle classi, Andrea, Ettore, Riccardo, Tomas, e tanti altri, troveranno i loro nomi su palloncini di cartone affissi dietro la porta della loro nuova classe, la prima nella scuola primaria. Un segno di benvenuto cui si accompagnano anche le disposizioni ministeriali anti-Covid. “Abbiamo fatto tante riunioni con insegnanti, ausiliari e genitori per aprire la scuola responsabilmente, con cura e attenzione globale ai nostri bambini e alle nostre bambine – spiega Anna Ponente, direttrice del Centro diaconale La Noce -. Ci siamo confrontati con il responsabile alla sicurezza e il medico del lavoro, abbiamo avuto anche la consulenza di un infettivologo e di un pediatra. Così abbiamo definito un regolamento di ingresso, uscita e permanenza a scuola, seguendo le direttive che ci sono state date dal ministero. Ma abbiamo aggiunto anche alcuni elementi”. Un riferimento alla misurazione della temperatura. “Mentre il ministero ci dice di far misurare la temperatura dei bambini a casa, abbiamo pensato di misurarla anche noi, all’ingresso della scuola e anche prima che salgano sullo scuolabus”. E chi, per un motivo o per un altro, non dovesse avere le mascherine? “Tutti i nostri dipendenti saranno muniti di mascherine chirurgiche, ffp2 e visiere. Se i bambini non dovessero averne, abbiamo deciso di dotare lo scuolabus di un kit di mascherine chirurgiche da usare all’occorrenza”.

Le misure anticontagio in classe. Oltre alle tre classi della materna, l’Istituto valdese finora disponeva di cinque classi della scuola primaria. Quest’anno saranno dieci. Per ogni anno di corso, saranno due classi diverse a ospitare gli alunni. In modo da dimezzare le presenze nelle aule. “Le classi sono state divise in due per creare gruppi più piccoli – spiega Anna Ponente -. Questa è un’ulteriore misura di prevenzione o di sicurezza e di protezione. Vogliamo ridurre tutti i rischi possibili. Questo ha un costo, perché per garantire le ore previste dal ministero dobbiamo aumentare il monte ore dei nostri insegnanti”.
I bambini arriveranno in classe indossando le mascherine, ma durante le lezioni, all’interno dell’aula, potranno toglierle, perché distanziati. Gli insegnanti, che, invece, si sposteranno all’interno della classe, dovranno tenerle indossate. “Sappiamo che i bambini non potranno essere immobili, ma si farà un lavoro di responsabilizzazione, già avviato con i genitori, a loro tutela”. Per l’anno scolastico che comincia, non sarà possibile utilizzare palesta, laboratori e mensa: gli studenti infatti consumeranno i pasti in classe, seduti nel loro posto, perché “non ci sarebbero le condizioni di sicurezza per prevenire il contagio”. “Tutto il personale ha fatto il test sierologico a carico dell’ente”, riferisce la direttrice, che ricorda anche un’altra disposizione: i bagni devono essere sanificati ogni volta, subito dopo l’utilizzo. “Anche questo ci ha portato ad aumentare ore e personale impegnato per le pulizie. Tutto questo mantenendo uguale il costo della retta”. E quando capiterà che un bambino avrà la febbre? “Bisogna prevedere che con l’autunno e l’inverno capiti anche questo: lo terremo in infermeria finché i genitori non lo vengano a prendere”.

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