PALERMO. Via d’Amelio si è svegliata stamattina con l’abbraccio e i colori dei giovani e delle associazioni impegnate a Palermo per la legalità. C’erano Casa Ancora, Danisinni, Laboratorio Zen Insieme, il futuro delle mamme, Il Quartiere di Monreale, Emmaus, San Giovanni Apostolo, Santa Chiara e la cooperativa Lavoro e non solo. A mettere assieme queste realtà con gli studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria UKE è stato il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, che nel trentesimo anniversario della strage in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, ha realizzato l’evento “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani. Dedicato a Rita, Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter”. A fare da parole a questo momento sono stati i “cunti” di Salvo Piparo.
Durante la mattinata sono state proposte letture, racconti, giochi e testimonianze. Presente il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Una scelta spiegata da Vittorio Teresi, pm nel processo trattativa Stato-mafia e presidente del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino. “Il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino non ha mai consentito alle istituzioni di fare passerelle in via D’Amelio.
L’invito al ministro Bianchi è un riconoscimento al grande contributo dato dal Ministero all’organizzazione del 19 luglio e alla vita del Centro Studi tutto l’anno“.
“Non c’è dubbio che non ci sia memoria senza verità – ha detto Bianchi –. Lo ha detto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa mattina, in maniera molto chiara: la scuola deve essere il luogo che deve reclamare verità. E la verità va data fino in fondo. Siamo qui anche per questo. Quest’aria gioiosa che vediamo oggi in via D’Amelio non è senza memoria, anzi. E’ un’aria che pretende memoria, la memoria di verità, assolutamente“.
L’evento – che ha ottenuto il patrocino gratuito della Struttura per la valorizzazione degli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gode della partnership del Ministero dell’Istruzione, dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, del Polo Bibliotecario di Enna, e di numerose associazioni – si è svolto nella mattinata attorno l’albero di ulivo di via d’Amelio e ha visto l’alternarsi di testimonianze, animazione ludica, letture all’aperto e, infine, l’intervento artistico di Salvo Piparo, attore e cuntastorie palermitano.
Un evento conclusivo di un itinerario durato diversi mesi, nei quali la Bibliolapa, la biblioteca itinerante del Centro studi costruita su una moto ape, ha realizzato decine di attività nei quartieri della città. Dopo la visita del ministro Bianchi, al termine delle attività ludiche, in diretta streaming dalla pagina Facebook del Centro Studi sono state proclamate le quattro opere vincitrici del concorso nazionale “Quel fresco profumo di libertà – sesta edizione”, promosso congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal Centro Studi con il patrocinio della Siped, la Società italiana di pedagogia, la cui proposta tematica per il presente bando è stata “I diritti civili sono i diritti degli altri”.