PALERMO. Una giornata dedicata all’impegno sociale e alla legalità con la Consulta delle Culture del Comune di Palermo, organo consultivo che rappresenta le 130 nazionalità presenti sul territorio e l’Istituto Pedagogico – Linguistico ed Economico Sociale “G.A. De Cosmi” di Palermo, per parlare di Tratta delle donne e Prostituzione, fenomeni diffusi tanto a Palermo quanto in Africa, in luoghi come la Nigeria e il Ghana. La scuola rinnova così il suo impegno verso i diritti umani educando e sensibilizzando i più giovani sin dai primi anni di scuola superiore.
“È importante – dicono le docenti – che i ragazzi si liberino di idee errate e considerazioni superficiali, che conoscano in modo approfondito e diretto attraverso l’incontro con diverse personalità questi fenomeni presenti nei nostri territori e nelle nostre strade”.
“La Consulta delle Culture è onorata di questo invito dell’Istituto De Cosmi e rinnova il suo impegno sul territorio. È importante che tutte le Istituzioni siano presenti a incontri come questo”, dichiara Dasililla De Oliveira Pecorella, coordinatrice dell’area Tratta delle Donne e Violenza sulle donne, della Consulta.
All’iniziativa partecipa il giornalista e fotorepoter Francesco Bellina, esperto di migrazioni, che con i suoi scatti nel progetto “Oriri” tra il 2016 e il 2020 denuncia “le fila della Tratta” e della schiavitù sessuale, lungo un filo rosso che collega Palermo, e il mercato di Ballarò alla Nigeria. Gonfie di dolore queste donne arrivano spesso dal mare e finiscono sulla strada.
Decine di migliaia di ragazze sono legate per sempre ai loro sfruttatori da un fantomatico “spirito” Vodoo. “Oriri”, che nella lingua Bini significa “spiriti”, “incubi”, è un viaggio che nasce dalla miseria e dall’ignoranza ma diventa malefico nel cosiddetto ‘mondo occidentalizzato’. Il lavoro di Bellina oltre che un racconto diventa qualcosa di più: è denuncia, è urlo, è una carezza. Forse è anche desiderio di rinascita.