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mercoledì, 5 Marzo 2025
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Fiabe, viaggio alla scoperta delle ragioni degli antieroi: in libreria “La lunga notte di Emma”

Eugenia Nicolosi e Dario Accolla hanno scritto un libro per bambini e per grandi. Il volume tocca diversi temi di attualità, dall'ambientalismo alla migrazione

Alessia Rotolo
Alessia Rotolo
Ama Palermo e il centro storico, i tre mercati, i quattro mandamenti, il Genio e la Santuzza. Segue con passione i processi partecipativi di riqualifica della città nati dal basso che stanno pian piano cambiando il volto di Palermo rendendola sempre più affascinante. Scoprire storie e raccontarle è la sua migliore capacità dettata da una passione incessante per il mestiere di giornalista
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PALERMO. E se i cattivi delle favole non fossero, in realtà, poi così cattivi? Ponendosi questa domanda, due scrittori si fanno largo nel mondo degli antieroi delle favole Eugenia Nicolosi e Dario Accolla e a quattro mani scrivono un libro per bambini e per grandi che sono rimasti in qualche modo eterni bambini curiosi. È arrivato nelle librerieLa lunga notte di Emma, il racconto illustrato che porta la piccola protagonista tra le vele del vascello di Uncina, sul dorso di un terribile drago volante o, ancora, a cena con una coppia di vampiri: scoprirà che la versione della storia raccontata dagli antieroi è ricca di meravigliose esperienze e che tocca a noi scegliere da che parte stare.

Gli autori Eugenia Nicolosi e Dario Accolla

Diversi i livelli di lettura di un racconto lungo illustrato che attraversa il grande tema dei diritti e delle increspature dalla società contemporanea: “La lunga notte di Emma” è pubblicato nel marzo 2022 dalla casa editrice indipendente Splēn di Surya Amarù. Il libro è pensato per l’infanzia ma anche per tutti coloro che desiderano osservare le realtà da un punto di vista altro. Venti i capitoletti indipendenti che insieme compongono una storia di fantasia: la protagonista è Emma, una bambina che vive in città con la sua famiglia. Una notte però le capita l’occasione di sperimentare il coraggio e di affrontare le sue paure.

Si lancia così in un viaggio cadenzato da incontri e confronti con alcuni degli oscuri personaggi delle favole e delle fiabe più famose. Il lupo cattivo, la matrigna, la strega, i vampiri e i tanti altri e le altre outsider che abitano la foresta insegneranno a Emma che le differenze sono una ricchezza e che quanto viene detto tra le strade del Villaggio non è sempre la verità. Ciascuno di essi incarna uno stereotipo, uno stigma e al tempo stesso la rivendicazione di un diritto mentre il Villaggio è la rappresentazione semplificata delle ipocrisie e degli schemi imposti dalla cultura dominante nelle società occidentali.

Il pubblico adulto intercetterà con facilità le questioni sollevate dal volume tra cui gender equality, animalismo, ambientalismo, migrazione, guerre, diritti lgbtqia+ o body positivity. I piccoli lettori e le piccole lettrici invece vivranno emozionanti momenti tra paesaggi incantati, castelli colorati e isole esotiche che fanno da sfondo ai dialoghi inclusivi, semplici e accessibili, che intercorrono tra personaggi noti e una nuova piccola eroina che sceglie di avventurarsi in un mondo sconosciuto e magico.

A ideare e firmare le tavole con le immagini è l’illustratore e fumettista Arjuna Foti che ha usato la tecnica della pittura digitale. «Abbiamo la convinzione che gli stereotipi, siano essi di genere, razziali o inerenti all’identità sessuale vadano affrontati e scardinati sin dalla più tenera età – fanno sapere l’autore e l’autrice – allo stesso tempo pensiamo che bambine e bambini vadano sensibilizzati su altri temi come il diritto alla libera migrazione, il rispetto per l’ambiente e i diritti degli animali. Un percorso necessario per la formazione di individui che crescano e agiscano nel pieno rispetto di tutto ciò che è altro da se. Pensiamo inoltre che non si sia mai troppo grandi per confrontarsi da pari a pari con la realtà che ci circonda e con tutte le meravigliose creature che la abitano. Se la storia ci ha insegnato qualcosa, negli ultimi secoli, è che l’idea che l’Uomo sia il centro di tutto e in cima alla piramide sociale si porta dietro delle tossicità con le quali non è più sano convivere».

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