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mercoledì, 5 Marzo 2025
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“Fonte di gioia”: un libretto sulla preghiera

Presentato il volume di don Gaetano Gulotta alla presenza dell'arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi: "Risvegliare il desiderio di futuro e quindi la speranza"

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ALTOFONTE. Ieri sera si è svolta, presso la chiesa di san Giuseppe in Piano Maglio (Altofonte) la presentazione del terzo libro di don Gaetano Gulotta, parroco dell’unità pastorale Villaciambra e Piano Maglio e direttore della Pastorale Giovanile di Sicilia, dal titolo “Fonte di Gioia”.
Oltre a numerosi fedeli, era presente l’arcivescovo di Monreale, mons. Gualtiero Isacchi.

“Questa sera abbiamo deciso di voler condividere questo libretto con la comunità, perché è qualcosa che appartiene a tutti; l’esperienza di fede che ognuno di noi fa e in particolar modo la mia fede che partecipa alla fede di una comunità, non è qualcosa di astratto, è qualcosa che bisogna vivere giorno dopo giorno – afferma don Gaetano -. È la fede che si lega strettamente alla preghiera, è una sorgente, è la fonte della nostra gioia nelle tribolazioni; la preghiera è la nostra anima. Questo respiro, il nostro sentire la preghiera, ci unisce sempre a Dio e fa sì che è presente in ogni istante della vita”, continua don Gaetano.

“Alcune preghiere che si trovano all’interno del libretto sono state scritte mentre mi trovavo in palestra; ad esempio, pregavo san Francesco, e scrivevo con il cellulare alcuni versetti, fino a quando poi è venuta fuori la preghiera a lui dedicata. La preghiera è questa forza che è rivolta a noi, come credenti, per essere profeti in questo tempo.  E oggi, più che mai, abbiamo bisogno di saper leggere i segni dei tempi, per saper portare, anche con linguaggi nuovi, il Vangelo che è sempre fresco”, conclude don Gaetano.

“Questo libretto di don Gaetano contiene degli strumenti che ci aiutano a rimanere nella preghiera, a ritrovare spazi di silenzio, che ci danno la possibilità di rimanere in relazione con Dio e a riscoprire il nostro io – afferma mons. Isacchi -. Credo che il cristiano sarà uomo di preghiera, quando saprà risvegliare il desiderio di futuro e quindi la speranza”.

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