PALERMO. “Lu picciriddu affunna ‘nta lu mari, nun ci su vrazza ca lu ponnu sarvari”. È il prologo di “Shuma Tragliabissi”, una favola scura scritta da Dario Muratore, raccontata con i colori del mare. La storia di un bambino che cade tra le stelle del cielo buio e le bolle dell’abisso profondo.
Il 18 aprile 2015 un vecchio peschereccio di legno in navigazione al centro del Mediterraneo si inabissa. Muoiono centinaia di persone. In seguito, dalla dottoressa Cristina Cattaneo e dall’Istituto Forense, viene trovato, cucita nella parte interna della giacca di un ragazzo di 14 anni originario del Mali, un “bullettin scolaire”, una pagella con ottimi voti. Dario Muratore parte da questo fatto di cronaca per scrivere Shuma Tragliabissi, la seconda pubblicazione dell’attore e autore palermitano, edito da Torri Del Vento Edizioni che proprio in questi giorni esce nelle librerie. Il testo dialoga con le bellissime illustrazioni di Eva Christine Schenck, architetto e illustratrice nata nella Berlino Est. Il testo, vincitore dell’importante premio nazionale Sipario, nasce per il teatro ed è stato messo in scena da Peppe Macauda e la compagnia SantaBriganti di Vittoria. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
«Il progetto nasce da un’idea di Andrea Gentile – racconta Dario -, coordinatore dei servizi di inclusione, solidarietà e accoglienza per migranti, richiedenti asilo e rifugiati nella casa valdese di Vittoria e dal progetto La Speranza Cucita Addosso che si poneva come obbiettivo quello di costruire una nuova narrazione del fenomeno della migrazione partendo dalle nuove generazioni. Con Peppe Macauda alla quale è stata affidata la produzione di una messa in scena, hanno scelto di coinvolgermi come autore donandomi solo un punto di partenza che era proprio l’immagine del bambino del Mali trovato con la pagella cucita addosso. L’immagine ha subito acceso in me un desiderio, una necessita, un fuoco che in pochi mesi si è trasformato nella storia di Shuma Tragliabissi».
La storia del bambino con la pagella cucita tra i vestiti nel 2015 scosse il mondo intero, c’era tanta speranza e voglia di farcela tra le pieghe di quel foglio cucito.
«Shuma Tragliabissi è certamente una storia che parla a tutti ed è godibile per gli adulti come per i bambini, a livelli diversi – aggiunge l’attore e autore del libro -. Il senso della comunità è certamente uno dei punti fondamentali della storia di questo libro. Shuma diviene leggenda grazie all’altro e al pensiero che ha verso i suoi compagni di avventura. Infatti Shuma e le creature degli abissi diventano comunità solo perché ognuno è capace di mettersi nei panni dell’altro in un mutuo soccorso. Nell’atto finale, con il suo coraggio, la sua scelta, il suo sacrificio Shuma risponde a una domanda che, oggi ancora più di ieri, è necessario porsi: cosa significa veramente umanità?».
Il testo è nato per il teatro «ma – conclude -, sin da subito ha rivelato la sua potenza didattica e poetica, come potente e drammatico è il suo punto di partenza. Quindi è necessario un tempo per la riflessione intima e magari per la condivisione con i più piccoli che stanno sviluppando una nuova consapevolezza; un libro ci dona sempre questo tipo di occasione. Inoltre sempre più la mia ricerca si concentra su questa oscillazione tra tavola del palcoscenico e pagina bianca; nel desiderio di dare colore, vita e nuovo senso a entrambi. Poi il mio desiderio finale è quello che Shuma Tragliabissi possa divenire, prima o poi, anche un cartone animato, per raccontare sempre a più persone la storia di questo bambino e del suo desiderio caduto in mare».
Il libro sarà presentato a Palermo domenica 29 maggio, alle 17.30, con una performance dell’autore insieme alla musicista Serena Ganci. La presentazione del libro è aperta a bambini dai sette anni e adulti, sarà un confronto sulla storia narrata nel libro e sui temi che esso affronta. Alla presentazione saranno presenti l’autore Dario Muratore e l’illustratrice Eva Christine Schenck. Interverranno: la scrittrice Chicca Cosentino; l’attore Peppe Macauda, che metterà in luce le analogie tra il libro e lo spettacolo; Il coordinatore di servizi per migranti Andrea Gentile, con cui approfondiremo le tematiche sociali che il libro solleva. Coordinerà l’incontro l’attrice Gisella Vitrano.