PALERMO. Verrà presentata, oggi 19 febbraio, alle 18, al Teatro del Seminario di Piana degli Albanesi, “Visioni”, la prima raccolta di poesie di Serafina D’Accorso. Parte del ricavato della vendita del volume sarà destinato ai progetti dell’associazione Tulime Onlus.
Visioni è un viaggio nel tempo e attraverso il tempo, quello che cambia e trasforma i sentimenti, nel bene e nel male. L’autrice li racconta in modo delicato, quasi a voler entrare in punta di piedi nella vita dei lettori per accompagnarli nel tortuoso percorso dell’esistenza.
“La mia vita ha percorso diverse strade e oggi sono questa e provo ad esprimermi attraverso la scrittura, che per me è molto importante e quasi terapeutica. Dico sempre ai miei ragazzi che, senza un tormento interiore, la poesia non può nascere”, afferma l’autrice, insegnante palermitana di origini arbereshe.
La poesia come spunto di riflessione, di visione, di rinascita, e anche come occasione propizia per far incontrare orizzonti lontani e renderli vicini. La postfazione del libro di Serafina D’Accorso, edito da Kemonia, è infatti a cura dello scrittore libanese Nabil Salameh, che vede la scrittura “come mezzo di comunicazione tra gli spiriti liberi persi in questo pazzo mondo”. Rivolgendosi all’amica poetessa, rimarca l’attenzione per il forte valore delle parole, che riescono ad oltrepassare i confini: ”A partire dai nostri due mondi diversi, dalle nostre due lingue diverse, attraverso il nostro reciproco amore per la scrittura poetica, la parola ci ha uniti”.
Laura Bello sarà la voce che leggerà alcune poesie di Serafina D’Accorso e la postfazione di Nabil Salameh, mentre Stefano Schirò, storico dell’arte e poeta che ha creato la copertina del libro e ne ha curato la prefazione , modererà l’incontro.
Previsto l’intervento del sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, e gli interventi musicali di Angelo Adamo (armonica), Maurizio Minardi (pianoforte) e Pierpaolo Petta (fisarmonica) ad allietare la giornata.
Promuovono l’incontro il Comune di Piana degli Albanesi e l’Eparchia di Piana degli Albanesi, a sottolineare il rapporto che si mantiene tra le istituzioni, le realtà culturali locali ed un territorio da sempre caratterizzato dalla forte identità comunitaria e dalla lunga tradizione storica.